Gli innamorati dell’amore (I salmoni scozzesi)
Ognuno di noi ha un vuoto. Spesso facciamo l’errore di chiamarlo dolore. Più è grande quella voragine più aumenta il nostro desiderio di DARE… Già, gli innamorati dell’amore vedono cose che altri non vedono e potrebbero “fallire” anche il test del militare perché, tra l’altro, sentono cose che altri non sentono.
Gli innamorati dell’amore sbagliano sempre “persona” perché, non essendo capaci di ricevere, si innamorano di un potenziale, idealizzando un partner, finendo con ”quella che non si può, quella che non conviene…” e lo fanno senza voltarsi indietro, ripetendo gli errori di sempre.
Perché, in fondo, chi ama l’amore ha bisogno di una sfida da vincere e di sentirsi l’unico/a in grado di saperlo fare…
Perché l’amore è follia, non è accomodarsi nel divano e accendere la tv.
L’amore è provare ad andare oltre i propri limiti per riscoprirsi deboli…
La legge del TEOREMA funziona sempre: “chi meno ama è più forte, si sa”.
Ma gli innamorati dell’amore fanno spesso a meno di questo equilibrio banale che la vita richiede.
Loro non si domandano cosa è giusto o sbagliato.
Seguono l’istinto come quei salmoni scozzesi che, anziché seguire il corso del fiume e finire nell’oceano, risalgono l’acqua andando controcorrente, depositando le uova ai piedi della sorgente…
Gli innamorati dell’amore sono spesso insicuri e fragili, ma al tempo stesso forti e puri.
Perché per quanto sia grande quel vuoto da colmare, l’amore che hanno dentro si traduce in uno sguardo.
Il loro fil rouge è descritto nel loro modo di sognare…
Non si accontentano di un navigatore per arrivare alla meta, usano l’olfatto, il tatto, il gusto, la vista, l’udito. Scelgono i segni. Scelgono la magia.
Perché non accetterebbero mai che il loro AMORE non contenga POESIA.
Gli innamorati dell’amore lo sanno che dovrebbero incontrare i loro simili ma, semplicemente, non ce la fanno perché non sanno riconoscerli…
Quindi è inutile consigliarli sul BENE o sul MALE…
Gli innamorati dell’amore depositano le uova nella sorgente.
Se vuoi amarli, devi andare controcorrente…
L’ARMONIA
Quando nasce un vuoto, la mente cerca un porto dove approdare.
E non è uno scoglio, un’onda da poterla navigare.
Quando nasce un solco, il colore è una sfumatura del mare
Non puoi scinderla nel piatto denso di una mescolatura.
Non è giallo e blu.
Non è quel verde che avevi scelto con disinvoltura.
È semmai tramonto e luce suffusa.
Una candela nel cuore della tua musa.
Ispiratrice quando conviene.
Destabilizzante dentro le vene…
Che pompano sangue per l’orgoglio di VIVERE.
Ma poi ti lasciano senza l’ossigeno da respirare.
Quando colmi quel vuoto, non lo fai con un pensiero.
Non è un frammento di quel desiderio…
È soltanto l’istinto di andare senza sapere dove…
E non puoi camminare su sassi senza sabbia.
Quel vento parte da lontano senza chiederti se posso.
Non è la scia che deve chiederti il permesso.
Una sostanza senza radice.
Formata dal succo di un brivido senza la voce.
Perché la musica non ti dice nulla, ma lo fa con tutto.
Esci da lei e ti senti distrutto.
Come se tutto non fosse mai esistito.
Come se la parte migliore sia stata seguire quel dito.
Indicava una stella.
Non era la migliore.
Non era soggezione.
Non era parte di qualche costellazione.
Ma era tua.
E lì, sentiva l’armonia.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][td_block_22 custom_title=”SPECIALE SAN VALENTINO” post_ids=”45076″ limit=”1″ tdc_css=””][/vc_column][/vc_row]