Autore: Alessandro Pignatelli

Nel settore manifatturiero le etichette devono essere prodotte con materiali utilizzabili su superfici diverse, per lunghe durate e per resistere alle diverse condizioni ambientali. Alcune etichette devono soddisfare i requisiti relativi alle spedizioni internazionali di materiali pericolosi via mare; in questo caso, saranno simboli e pittogrammi a classificare le sostanze chimiche in base al loro utilizzo e al trasporto, indicando sull’etichetta il grado di pericolosità. Ma questo, naturalmente, è solo uno dei tanti esempi di impiego dell’etichettatura nel settore manifatturiero. Nel settore calzaturiero, altro esempio, possono essere commercializzate – in Italia – solo calzature etichettate secondo la normativa vigente. Su…

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Se stiamo iniziando una dieta, prima ancora di pensare alle rinunce, bisogna imparare a leggere le etichette dei prodotti che intendiamo acquistare in negozio o al supermercato. La legge regola le indicazioni riportate sulle etichette alimentari, ma non è così automatico saperle leggere nel modo esatto. Ci si sofferma, per esempio, su grassi a calorie, dimenticando tutto il resto. Al supermercato pullulano i prodotti con la dicitura ‘light’, ma non sempre il contenuto è davvero così leggero. Se un prodotto contiene un numero di calorie ridotto, per esempio, sull’etichetta ci deve essere una di queste diciture: a ridotto contenuto calorico,…

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Le etichette per le confetture devono rispettare i rigidi protocolli per il packaging alimentare. Devono cioè essere idonee al contatto diretto con i prodotti alimentari. Il riferimento normativo è al Regolamento dell’Unione Europea 1169/2011. Le etichette per confetture, gelatine, marmellate e crema di marroni seguono le indicazioni specifiche per la filiera del D. Lgs. 50/2004 (recepimento della Direttiva 2011/113/CE). Scopriamo che cos’è una confettura prima di tutto. E’ una mescolanza di zuccheri, polpa e/o purea o più specie di frutta e acqua, portata a consistenza gelificata appropriata. Per gli agrumi la confettura è ottenuta dal frutto intero, tagliato e/o affettato.…

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Nell’industria un’etichetta deve avere diverse qualità che potremmo riassumere in resistenza all’umidità, all’abrasione, agli sbalzi di temperatura, ai raggi UV e agli eventi o agenti chimici che potrebbero comprometterne tenuta e leggibilità nel tempo. Le etichette utilizzate prevalentemente nell’industria vengono definite a dati variabili, cioè che cambiano per uno o più elementi da prodotto a prodotto. Esistono due tipologie di applicazioni: wipe-on e tamp-blow. Nel primo caso, l’etichetta viene stampata durante l’applicazione e viene effettuata a contatto. Ci deve quindi essere una sincronizzazione totale per evitare che si formino increspature al momento dell’incollatura. Nella seconda tipologia, avviene la stampa anticipata…

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Indossiamo un vestito fatto con materiali sostenibili? La risposta può arriva grazie alle etichette intelligenti, che contengono ossia un piccolo microchip che il consumatore può leggere attraverso il proprio smartphone per sapere tutto sul capo d’abbigliamento che indossa o che vuole acquistare. Se non c’è il microchip, ci possono essere comunque delle stringhe leggibili dai telefonini. Gli abiti, insomma, hanno anche loro una voce. Possono parlarci della loro storia, della loro autenticità, addirittura tenere sotto controllo il grado di consumo o i nostri valori corporei. Tramite un tag, il vestito diventa un pezzo unico. Pensate che bello sapere il nostro…

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Le etichette per i prodotti del personal care devono essere particolarmente resistenti all’acqua, agli oli essenziali e agli agenti chimici con i quali potrebbero entrare in contatto durante l’uso del prodotto. L’etichetta, insomma, deve essere leggibile anche nel tempo. Le etichette, per attirare il consumatore, devono avere una grafica accattivante ed essere colorate, devono insomma distinguersi dall’agguerrita concorrenza che c’è in questo settore. Chi produce questo tipo di etichette, deve essere capace di anticipare le richieste del mercato per proporre sempre qualcosa di nuovo. Sono necessarie delle etichette in grado di aderire completamente ai prodotti, anche a quelli che presentano…

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Anche il settore dell’erboristeria, naturalmente, necessita di etichette ad hoc. In particolare, etichette che siano resistenti a un contatto lungo con l’acqua. Ma quali sono i prodotti del settore erboristico? Sono gli alimenti comuni, gli alimenti destinati ad alimentazione particolari, gli integratori alimentari e i novel food. Non rientrano invece in questa categoria i medicinali, i cosmetici, le sostanze stupefacenti, il tabacco, i mangimi, gli animali vivi, i vegetali prima della raccolta, i residui e i contaminanti. Tutti gli alimenti devono essere prodotti, trasformati e distribuiti secondo norme igieniche dettati dal reg. CE 852/04, in conformità con le procedure del…

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Le etichette per il trasporto devono essere particolarmente resistenti all’abrasione, all’umidità, agli sbalzi di temperatura, ai raggi UV e a tutti gli eventi o agenti chimici che ne possono compromettere la tenuta e la leggibilità nel tempo durante tutto il percorso. Oggi andiamo a vedere in particolare l’etichetta di spedizione per i corrieri. Innanzitutto, l’etichetta di spedizione è il documento che va a identificare ogni spedizione e contiene i dati del mittente, del destinatario, peso e misure del pacco preparato per essere trasportato. A volte viene chiamato lettera di vettura, a volte documento di viaggio, altre bolla di accompagnamento. Senza…

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Il futuro delle etichette Rfid sarà probabilmente senza chip. Lo evidenzia una ricerca della società Research and Markets che ha letto il decennio del settore, prevedendo che la tendenza prosegua nei prossimi anni. Se nel 2006 la quota delle etichette senza chip era ferma a un misero 0,4 per cento, nel 2016 eravamo arrivati al 45 per cento, quasi una ogni due. Ma come funzionano questo tipo di etichette? Al loro interno non hanno il classico microchip in silicio, ma riflettono una fetta delle onde radio. Il lettore, il ricevente, le può leggere e di conseguenza identificare l’oggetto. Possono arrivare…

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Sempre più spesso vengono utilizzate etichette adesive a contatto diretto con cibi secchi o freschi. Devono naturalmente essere sicure per la salute del consumatore. Esiste, a questo proposito, un protocollo di certificazione. Secondo questo protocollo, le etichette da porre direttamente sui cibi sono suddivise in cinque classi: classe A (contatto diretto con frutta dotata di buccia commestibile e non), classe B (contatto diretto con alimenti secchi), classe C (contatto diretto con alimenti secchi e umidi, ma non grassi), classe D (contatto diretto con alimenti grassi), classe E (contatto diretto con carne fresca). Essendo a contatto diretto con gli alimenti, le…

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