Autore: Alessandro Pignatelli

Le etichette con tecnologia Rfid vengono utilizzate in diversi settori, dalla produzione al trasporto e logistica, dall’industria farmaceutica all’abbigliamento, fino alla cosmesi. Ognuno di questi comparti ha esigenze differenti sia per le dimensioni dell’etichetta sia per la distanza di lettura. I costruttori principali costruiscono antenne, denominate inlay, da applicare alle etichette con dimensioni e forme differenti per andarsi ad adattare a qualsiasi esigenze del cliente che le richiede. Naturalmente, nel momento della produzione di un’etichetta Rfid, è fondamentale sapere quale dovrà essere la distanza di lettura che si vuole ottenere: maggiore è la superficie dell’antenna, più grande sarà la distanza…

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Lievito naturale, lievito di birra, lievito madre, pasta acida e altro ancora. Noi le usiamo quasi come sinonimi queste diciture. Così, quando su un’etichetta troviamo la scritta lievito naturale, siamo praticamente certi che l’alimento non è stato preparato utilizzando agenti lievitanti chimici, ma non si capisce quale tipo di lievito naturale è stato utilizzato. Estremizzando il concetto, si omette al consumatore finale l’informazione fondamentale se il lievito sia l’impasto che ogni giorno viene rinfrescato oppure la polverina che il fornaio acquista all’esterno e impiega secondo le necessità. Chi chiede maggiore chiarezza è proprio l’utilizzatore finale, quello di lievito naturale di…

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Perché non utilizzare un’etichetta climatica sulle confezioni alimentari? Sarebbe un modo per permettere ai consumatori di conoscere davvero l’impatto ambientale di ciò che mangiano. In particolare la Danimarca, da tempo, è al lavoro per rendere obbligatoria l’adozione di etichette che quantifichino l’impatto sul clima dei prodotti, attraverso un rating. Si pensa a etichette su cui vengano elencate le emissioni di gas serra associate alla produzione di ingredienti di ogni prodotto, attingendo a database e ricerche che calcolano le emissioni di gas inquinanti di centinaia di alimenti. Non è facile calcolare l’impatto, considerato l’intero ciclo di vita dell’alimento. Il calcolo dovrebbe…

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Un prodotto che riporta un’etichetta Rfid non ha limite al numero di informazioni che si possono immagazzinare. Il cliente, tramite questa tecnologia, sarà in grado di leggere l’indirizzo del sito web del venditore, le sue pagine social, una scheda prodotto, la garanzia, la verifica dell’originalità, i suggerimenti sull’utilizzo del prodotto, i suggerimenti sulla manutenzione del prodotto, le offerte per altri prodotti simili. È sufficiente inserire un link all’interno del tag per avere avere accesso a tutto lo spazio su cloud di cui si dispone. Capite perfettamente quanto può essere importante applicare queste etichette sui prodotti che si vogliono vendere. Per…

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L’etichetta Rfid è il modo migliore per difendersi dai furti nel settore retail. Come segnalato dall’ultimo Barometro dei Furti nel retail, le differenze inventariali ammontano ancora a tre miliardi di euro: sono dunque molte, a fronte delle tante soluzioni adottate. Perché queste percentuali scendano, è necessario un cambio di mentalità. Le differenze inventariali vanno affrontate con decisione e non subite con passività. L’antitaccheggio non va più considerato come di competenza dell’ultimo tassello del negozio, ossia il personale, ma va messo in atto a un livello superiore. La cosa positiva è che questo processo è già in corso. Si è presa…

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Il ministero della Salute, sul suo portale, riporta un vademecum in dieci punti per leggere nel modo esatto le etichette alimentari. Cosa che ci aiuterà a impostare una sana alimentazione. Eviteremo così sorprese sgradite a tavola e sapremo anche orientarci meglio tra gli scaffali dei supermercati. La prima cosa da fare è leggere scrupolosamente le etichette sulle confezioni. Più informazioni leggerete, migliore e più completo sarà il giudizio su quel prodotto. Le illustrazioni sono assolutamente e soltanto indicative. Lo scopo è richiamare l’attenzione, non sono necessariamente legate all’aspetto reale dell’alimento. Gli ingredienti sono inseriti in ordine decrescente di quantità: si…

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Con le etichette Rfid passive è possibile anche monitorare le temperature di dispositivi, attrezzature, macchinari, armadi, strutture e cavi. Le etichette intelligenti flessibili e termosensibili possono essere applicate a qualsiasi superficie. La larghezza di banda è conforme a Iso 18000-63/64 ed Etsi, non richiede né energia né manutenzione. Sono alimentate, quando necessario, da letture Rfid Uhf compatibili. Le etichette Rfid passive sono a disposizione in una serie di materiali, con varietà di adesivi per aderire alle superfici, che queste siano ruvide, lisce, verniciate a polvere, piane o curve. Tra le possibili applicazioni, oltre al monitoraggio ambientale, c’è il monitoraggio di…

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Sui prodotti alimentari confezionati, le informazioni sono presenti sulla confezione stessa, secondo il regolamento Ue 1169/2011. L’etichetta riporta dunque prima di tutto la denominazione dell’alimento, e vicino lo stato fisico il trattamento che ha subito: in polvere, ricongelato, liofilizzato, surgelato, concentrato, affumicato. Il secondo elemento presente è l’elenco degli ingredienti, indicate in ordine decrescente di peso. Deve essere specificata la presenza di sostanze che possono provocare allergie o intolleranze, in caratteri diversi dagli altri ingredienti. Sulle etichette alimentari troviamo poi la data di scadenza e il termine minimo di conservazione (Tmc). Nel primo caso troviamo l’indicazione ‘Da consumarsi entro il”,…

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Le confezioni degli alimenti, sull’etichetta, riportano immagini e loghi che ci permettono di conoscere alcune caratteristiche particolari. Per esempio, se un prodotto è biologico o meno, in quale tipo di materiale è stato imballato. Sugli alimenti senza glutine, ossia quelli in cui il glutine non supera la quantità di 20 mg/kg, troviamo il simbolo di una spiga su un cerchio barrato. Quella barrata rotta su fondo bianco è il logo registrato dall’Associazione italiana celiachia. La scritta Bio indica chiaramente che quel prodotto arriva da agricoltura biologica, il che impone all’alimento di rispettare diverse prescrizioni di legge. Per essere sicuri, è…

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L’etichetta è un vero e proprio media che dialoga con il consumatore. Secondo i dati dell’Osservatorio Immagino, curato da GS1 Italy, in particolare per ciò che riguarda il food, è sempre più decisivo evidenziare attraverso claim, pack ed etichette: il richiamo all’italianità, il Made in Italy, le Dop e le regioni in etichetta; il mondo del free from, ossia il trend dei claim consolidati e di quelli emergenti; il mondo dei rich-in, i cibi ricchi o arricchiti e i fenomeni di mercato: il tema delle intolleranze, la dinamica del senza glutine e del senza lattosio; gli ingredienti benefici, dallo zenzero…

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