Il recupero del patrimonio edilizio esistente è riferito al riuso funzionale degli immobili esistenti nel loro insieme sul territorio, mediante interventi diversificati in funzione dello stato di conservazione dei fabbricati. In base al livello di degrado dell’edificio, possono essere necessari lavori di:
- ristrutturazione con demolizioni parziali o totali;
- interventi di restauro e/o risanamento conservativo;
- manutenzione ordinaria;
- manutenzione straordinaria.
Nella categoria generale di “recupero del patrimonio edilizio” rientrano la gran parte degli interventi che possono godere delle detrazioni fiscali ordinarie (Bonus Ristrutturazioni al 50%) e maggiorate al 110% (Superbonus).
Chi può beneficiare della detrazione?
- I soggetti IRPEF, residenti ed anche non residenti in Italia;
- Soci di cooperative a proprietà divisa, assegnatari di alloggi, anche se non ancora titolari di mutuo individuale;
- Soci di cooperative a proprietà indivisa;
- Società di persone;
- Imprese familiari;
- Imprenditori individuali.
Quali sono le spese ammissibili?
- Progettazione di lavori ed altre prestazioni rese da professionisti, richieste dall’intervento;
- Acquisto di materiali e prestazioni d’opera;
- Perizie, sopralluoghi e relazioni di conformità;
- Oneri di urbanizzazione ed altre spese direttamente correlate alla realizzazione del recupero edilizio;
- Spese per riqualificazione energetica che non possono fruire della ulteriore detrazione del 65%;
- IVA, bolli ed altri tributi afferenti le prestazioni sopra elencate.
E’ inoltre prevista, la possibilità che norme che estendano il beneficio ad altre tipologie di lavori, soprattutto se finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico, alla adozione di misure antisismiche, alla eliminazione di barriere architettoniche, ad interventi di prevenzione di illeciti, parcheggi.
A quanto ammonta la detrazione?
La detrazione è stata aumentata al 50% per i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2020. L’importo verrà detratto in 10 anni, con quote costanti nell’anno in cui la spesa è sostenuta e nei 9 anni successivi. L’importo massimo agevolabile è di 96.000 euro, per ogni singolo immobile, a prescindere dal numero dei beneficiari, cioè di coloro che fruiscono della detrazione.
Le spese, sono detraibili nella misura del 50%, per l’acquisto di mobili (compresi i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ e i forni di classe A) nella misura del 50% delle spese sostenute, calcolato su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro per ogni unità abitativa oggetto di ristrutturazione. Per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici, oltre che con bonifico, è consentito il pagamento con carta di credito o di debito.
Le spese devono essere documentate conservando la documentazione attestante l’effettivo pagamento e le fatture di acquisto dei beni con la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni acquistati.
Da Centredile potete trovare tutto ciò che serve per il restauro del patrimonio edilizio, che vi permetteranno di accedere al Superbonus. Centredile si trova a Ponte San Giovanni (Perugia), in via della Scienza, 3.
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