Non solo buon cibo ed accoglienza turistica. Il futuro economico della nostra Regione vede tra le sue principali aree di sviluppo per i prossimi anni quelle legate alla moda ed al design. È una sensazione che si ha andando a leggere i dati disponibili presso le Camere di Commercio e che ci raccontano di un sempre maggior numero di singoli e piccole imprese che spaziano dalla lavorazione dell’oro alla realizzazione di oggetti di design o di arredo quali mobili o tappeti moderni come questi.
Ma questa è anche la sensazione che si ha a partire da tutta una serie di eventi ed iniziative che si stanno sviluppando in Umbria nel recente periodo.
Ora la domanda è: per chi ambisce a lavorare in questi settori quali sono le possibilità, sempre rimanendo all’interno dell’ambito regionale?
Cominciamo col dire che possibilità ed opportunità esistono; basta solo sforzarsi un po’ per cercarle. Pensiamo ad esempio a quello che sta facendo in quest’ambito la Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte. Si tratta di una Fondazione creata a suo tempo da Franco Cologni, un nome forse poco noto al grande pubblico anche se in realtà nel suo settore viene internazionalmente riconosciuto come l’uomo del lusso avendo assunto in carriera ruoli di primissimo piano all’interno delle più grandi luxury house come Cartier e Richemont.
Come opera la Fondazione a favore degli aspiranti designer locali? Opera innanzitutto attraverso la formazione, offrendo ogni anno 100 tirocini ad altrettanti giovani nei mestieri dell’arte. Quello che si cerca di insegnare in questi tirocini è l’importanza di rendere il cliente consapevole del lavoro artistico che sta dietro ad ogni singola creazione. Quest’opera formativa ha infatti il pregio di creare in chi acquista quella sensibilità sufficiente a percepire fino in fondo lo sforzo di design, ingegnerizzazione e manifattura che sta dietro ad ogni singola opera.
La Fondazione offre inoltre un’importante supporto di comunicazione per tutto il settore del lusso e del design, attraverso libri, riviste e progetti locali. Grazie a questa attività che ha il pregio di avvicinare acquirenti ed artisti, la Fondazione ha avuto modo di maturare in questi anni la percezione secondo cui vi è addirittura una carenza di vocazioni in tali ambiti; un dato in assoluta controtendenza rispetto a quanto avviene in altri settori dove la stretta occupazionale è ormai evidente da anni.
Queste stesse possibilità di sviluppo economico e sociale sono state percepite anche a livello regionale dove, a supporto di chi vuole fare del design e della moda il proprio mestiere, è nata l’iniziativa Creativity Camp, un progetto promosso dall’Agenzia Umbria Ricerche e dalla Regione Umbria a favore dei giovani con meno di 35 anni e finanziato nell’ambito del Programma operativo regionale del Fondo Sociale Europeo 2007-2013.
I partecipanti al Creativity Camp avranno modo di essere parte di laboratori formativi sulla creazione di un’impresa e per quelli che presenteranno i primi 3 progetti ci sarà anche l’opportunità di accedere ad un premio di 5 mila euro spendibile sotto forma di stage o di corso di formazione da seguire in Italia all’estero.
Estero verso il quale è aperta un’altra iniziativa locale di supporto ai giovani che vogliono lavorare nel mondo del design e della moda. L’iniziativa in questione è quella dell’Umbria Trade Agency e che va sotto il nome di District Cashemere Awards, e che premia i migliori designer provenienti dalle scuole di New York, Londra e Berlino. L’obiettivo, oltre a quello di premiare le eccellenze del design legato al mondo del cashmere, è anche quello di valorizzare il tessuto industriale che sta dietro alla produzione di questo materiale e che solo in Umbria conta circa 500 imprese ed oltre 2 mila addetti.