Recensione Jovanotti Cortona 2013
Jovanotti, la notte dei desideri di Cortona | 4 Agosto 2013 | Video
Ci sono concerti che ci fanno cantare fino a perdere la voce. Ci sono concerti che ci fanno ballare fino a diventare un bagno di sudore. Ci sono concerti che ci entrano dentro, fino a sfiorare l’anima. Ci sono concerti che ci parlano, che ci raccontano e ci descrivono come nessun’altra persona sarà mai in grado di fare. Ci sono concerti amici, che ci prendono per mano e ci danno coraggio, in un momento dove la felicità sembra quasi un miraggio. Ci sono concerti che sono un viaggio, che ti lasciano la nostalgia di un’emozione scandita nel tempo. E non esiste video, cartolina, parola o fotografia che sarà mai in grado di riportarti lì. Ci sono concerti che devi vivere: “ORA”.
Jovanotti a Cortona è stato questo, uno spazio di vita intermittente che ancora oggi, due giorni dopo, risale nella pelle, profuma di gioia e di voglia di vivere.
Fil Rouge era lì, ma “non ero io”. Fil Rouge erano tutte quelle persone che hanno fatto ore di coda per prendere le navette a Camucia ed arrivare nelle piazze di Cortona. Persone assiepate in un caldo infernale, stese tra i gradini delle piazze per prendere posto davanti a qualche Maxi Schermo. Fil Rouge poteva entrare dentro alla piazza “chiusa” ed assistere allo show in prima fila. Ma, ci sono concerti dove il lavoro lascia spazio alla passione e quello che conta non è “scriverlo, ma viverlo”!
Jovanotti a Cortona è stato questo: uno spettacolo a cielo aperto, un Fil Rouge tra migliaia di occhi e miliardi di stelle. Oltre due ore e mezzo di concerto, apparse terribilmente poche, al cospetto di un’energia che sembrava illimitata.
“L’Estate”, “Ti Porto via con me”, “Mezzogiorno”, “Tensione Evolutiva”, “La notte dei desideri”, “Il più grande spettacolo dopo il big band”, “Penso Positivo”, “l’ombelico del mondo”, “La Terra degli Uomini”, “Fango” e tante altre.
Un concerto che ha ospitato anche Roberto Saviano, salito sul palco per leggere (o descrivere?!, ndr) la povertà della nostra società… Concerto che è finito tra le note di “Che Sarà” in un tripudio di domande sul futuro…
“Che sarà… Che sarà… Che sarà della mia vita chi lo sa… forse tutto o forse niente…”
E, anche se il domani appare sempre incerto…
… alle 23.43, mentre Lorenzo cantava “la Terra degli Uomini“, io a pensavo a te Simone, all’ultima volta che eravamo stati a Cortona, alla tua somiglianza con lui… “IL JOVANOTTI DE LA BASTIA”
… e mentre ho alzato un dito al cielo indicandoti tra le stelle, Lorenzo ha cantato “Son sempre i migliori che partono, ci lasciano senza istruzioni…” … una stella cadente ha solcato il cielo, posandosi tra le mie lacrime, incredule.
Ci sono concerti che danno voce agli angeli. Cortona è stato questo. Almeno per me.
Jovanotti Live @Cortona – Ti porto via con me
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