La donna pensa rosa.
Nonché sia scritto, nonché sia stato detto, ma è senz’altro così.
Perché la donna colora la vita o… La rende in bianco e nero.
Ma se ferma l’emozione in un istante, non può che essere rosa.
Perché il pensiero di una donna profuma e non lascia mai lo stesso odore.
E, la donna, pensa anche quando gioca con l’istinto.
Si capisce dal ricordo che ti crea…
Si capisce quando è tua mamma, che ti guida senza sapere dove andare, ma lo sa.
Sa che quel percorso non è un viaggio a ritroso, ma il destino del tuo tempo.
E la donna non ha bisogno di presentazioni.
Lei, in quanto femmina, è già un metro avanti a te.
L’uomo pensa spesso e crede di sapere.
Si erge nel cielo e grida alle stelle.
Guarda il mare e ascolta le onde.
Fa il giro del mondo e spesso si perde.
L’uomo cambia pelle, diventa fragile o ribelle.
Ma, per quanta vita possa passare,
c’è solo una cosa che l’uomo non smette mai di sognare: la donna.
La donna pensa rosa.
E si commuove nel profondo.
Guarda oltre il sentimento e nell’amore scrive il suo tramonto.
Ci mette le nuvole, l’arancio e il fucsia.
E quando arriva l’uomo che la trasforma in notte, la donna si fa bella…
E nel cielo lascia la sua stella.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/6″][vc_column_text]
La donna pensa rosa
(Editoriale Bastia Weeks 8 marzo 2012)
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