L’artista Stefano Benazzo nella Sala delle Pietre di Todi con “45 anni d’arte Ricerca di materie e forme”
La personale di un viaggiatore, ex ambasciatore, fra fotografie, sculture e modellini. La rassegna“45 anni d’arte Ricerca di materie e forme” al palazzo comunale fino al 4 agosto
(Avi News) – È stata inaugurata, sabato 20 luglio, nella sala delle Pietre del palazzo comunale di Todi, “45 anni d’arte – Ricerca di materie e forme”. Personale del viaggiatore ed ex ambasciatore Stefano Benazzo che, fra fotografie, sculture e modellini, si fermerà nella città tuderte fino a domenica 4 luglio. Al vernissage, oltre all’artista, erano presenti Carlo Rossini e Andrea Caprini, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura del Comune di Todi, la studiosa di storia dell’arte Maresa Sottile e l’ambasciatore emerito Paolo Foresti. “Spero che i visitatori verranno numerosi in questa sala bellissima – ha detto Benazzo – e che i giovani vedranno la mostra per capire che si può essere artisti anche se si fanno altre cose nella vita. Io mi sento fondamentalmente un artista ma che, come tanti di noi, ha lavorato perché ha dovuto. L’arte mi ha aiutato in tutta la mia vita e adesso voglio spartire questa esperienza con gli altri”. “Abbiamo messo a disposizione una delle nostre sale più prestigiose – ha aggiunto il sindaco Rossini – per quest’evento che racchiude cultura, arte e territorio, perché Stefano Benazzo è un amico di Todi. E la città, credo, deve sempre più interagire con i nuovi tuderti in arrivo”.
La mostra ha messo in esposizione: sessanta fotografie, scattate in varie parti del mondo, in 45 anni di carriera diplomatica, dal Perù agli Stati Uniti passando per il nord Europa; trenta sculture, realizzate lavorando diversi materiali, dal legno alla pietra; vari modelli architettonici, nella cui sezione, fra chiese e sinagoghe europee e mondiali, campeggia una grande ricostruzione dell’Amerigo Vespucci, veliero della Marina militare. “C’è un legame indissolubile fra arte e diplomazia – ha spiegato Foresti –. La diplomazia, infatti, è una delle espressioni dell’arte. In particolare, è l’arte di mediare, comprendere il proprio interlocutore, i suoi punti di vista e i suoi interessi, per costruire insieme. Per farlo occorre arte, che è libertà, che, a sua volta, significa ricerca di verità. Questa ricerca può avvenire solo abbracciando diversi punti di vista dell’umanità, come ha fatto Stefano Benazzo e come ha fatto pure Maresa Sottile raccontando una storia vera, basata su fatti realmente accaduti, che sfiora i grandi temi dell’umanità e quindi fa riflettere”. Durante il vernissage, infatti, è stato presentato anche il libro “Malefizio d’amore” di Maresa Sottile, romanzo ispirato alla vera storia della calligrafa Esther Langlois, vissuta fra la metà del Cinquecento e del Seicento, fra Francia, Scozia e Inghilterra. “Il libro – ha spiegato Maresa Sottile – è un po’ fuori dalle righe. La storia è vera, i personaggi altrettanto, a parte una piccola parte in cui c’è una invenzione letteraria. Il matrimonio fra scrittura e arte, in una cornice così suggestiva, è stata una bella occasione per me e per tutti”. Nella stessa occasione, infine, Stefano Benazzo ha annunciato le prossime tappe, in Italia e nel mondo, e un futuro progetto di collaborazione con il Comune di Todi per la realizzazione di una rassegna fra musica, arte e spettacolo. “La prossima personale – ha concluso Benazzo – sarà nella galleria Fondo antico nel pieno centro di Bologna, dal 19 al 30 ottobre. A seguire, parteciperò ad una collettiva a Venezia. In Umbria, invece, sarò a Spoleto, dal 27 al 30 settembre, nel Chiostro di San Nicolò. Così continuerò in Italia, all’estero e, speriamo, anche oltre Atlantico”.
Maria Cristina Costanza