Il Festival Villa Solomei giunge quest’anno alla sua XIV edizione. Un’edizione che ha tutte le caratteristiche per essere ricordata come una delle più speciali grazie ad un programma sempre più ricco e vario e alla presenza di ospiti straordinari. A presentarcela, dopo il concerto di anteprima, sarà il M° Fabio Ciofini, direttore musicale della Fondazione Brunello Cucinelli.
Il Festival si svolgerà poi nelle giornate del 6, 7 e 8 luglio.
Intanto, Giovedì 21 giugno alle ore 18.30, per la tradizionale anteprima del Festival Villa Solomei, nella splendida cornice del teatro Cucinelli si è assistito al concerto Corelli & Friend, dedicato ad Arcangelo Corelli, Carlo Ambrogio Lonati, e Alessandro Stradella.
L’Ensemble Aurora
L’associazione fra suono e luce, rivelata da affinità etimologiche fra le parole che indicano il suono ed il sorgere del sole, ricorre spesso nei miti di molti popoli dell’antichità. Dalla tradizione europea a quella indo-asiatica ed eschimese fino alle culture primitive di Africa e d’America, la sorgente da cui emana il mondo è un suono di luce. Ispiratosi ad Eos, la “dea dalle rosee dita”, Enrico Gatti ha fondato nel 1986 l’Ensemble “Aurora” insieme ad altri artisti appassionati dallo studio e dalla interpretazione del patrimonio musicale anteriore al 1800, con particolare riferimento a quello italiano.
Ciascuno dei musicisti dell’Ensemble Aurora ha alle sue spalle un attento lavoro di ricerca personale, ed ha perfezionato e qualificato la sua preparazione presso le più prestigiose scuole europee quali il Conservatorio Reale dell’Aja, la Schola Cantorum di Basilea, il Centro di Musica Antica del Conservatorio di Ginevra, il Mozarteum di Salisburgo, il Conservatorio Superiore di Parigi. In un’epoca in cui le sonorità della musica antica stanno acquistando una fisionomia sempre più nervosa e ritmata l’Ensemble Aurora ha basato la ricerca della propria emissione sonora sulla caratteristica più costante dell’estetica sei-settecentesca: l’imitazione della natura, e quindi della voce umana, con le sue dinamiche, pronunce ed articolazioni.
Su questa base l’impiego di strumenti originali ed un loro adeguato uso in relazione al repertorio affrontato non viene concepito come un fine, bensì come un mezzo prezioso per il recupero della tradizione italiana, contraddistinta da quella nobiltà e raffinatezza che solo un equilibrio fra rigorosa preparazione e fantasia interpretativa permette.
L’Ensemble si è formato con un approfondito lavoro sulla letteratura del XVII secolo e sulle sonate a tre di Corelli, considerando ciò come cifra stilistica di fondo necessaria per poter poi affrontare il repertorio successivo senza il pericolo di anacronistiche interpretazioni.
Oltre a numerosi programmi strumentali sono stati realizzati anche programmi di cantate profane e sacre (con Gloria Banditelli, Guillemette Laurens, Roberta Invernizzi, Jill Feldman, Gian Paolo Fagotto e altri). Il gruppo si è esibito in quasi tutti i paesi europei, negli Stati Uniti, in America del sud ed in Giappone, ospite di importanti stagioni concertistiche fra cui ricordiamo il Festival van Vlaanderen, Festival des Cathedrales, Ambraser Schlosskonzerte Innsbruck, “Symphonia en Perigord”, Festival International de Musique Sacrée de Lourdes, Tage Alter Musik Herne, Théâtre de Caen, Library of Congress (Washington), Festival “Vivaldi in Veneto”, “Musica e poesia a S. Maurizio” di Milano.
L’Ensemble Aurora ha inciso per Tactus, Symphonia, Arcana e Glossa, con cui ha realizzato varie prime registrazioni mondiali. È stato insignito, fra gli altri riconoscimenti, due volte del Premio Internazionale del disco “Antonio Vivaldi” per le migliori incisioni di musica strumentale italiana del 1993 e del 1998; l’integrale dell’op. III di Corelli ha ricevuto il Diapason d’or de l’année” 1998.
Enrico Gatti, violino
Rossella Croce, violino
Judith-Maria Blomsterberg, violoncello
Gabriele Palomba, tiorba
Fabio Ciofini, clavicembalo
Enrico Gatti, Maestro di concerto