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A renderlo possibile il contributo della Banca di Mantignana e di Perugia, Per riportarla al suo antico splendore è stato necessario un anno di restauro
È stato necessario un anno intero di lavoro per recuperare una vecchia carrucola, “chiovena” in perugino, risalente probabilmente al Rinascimento e ritrovata nel pozzo della Samaritana, all’interno del complesso monumentale di San Pietro a Perugia. Un restauro reso possibile dal contributo di 800 euro donato dalla Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro e dall’interesse dell’associazione Hydra sub, insieme alla Fondazione per l’istruzione agraria e all’associazione Borgo Bello. La carrucola in legno è stata ritrovata dall’associazione Hydra sub un anno e mezzo fa e si presentava in stato di degrado, ragion per cui sono stati necessari interventi di pulitura del ferro, azioni anti tarlo e di protezione. Soddisfatto il presidente della Bcc di Mantignana e di Perugia, Antonio Marinelli, che ha ricordato, sabato 13 ottobre, durante la presentazione del restauro ultimato della carrucola, l’importanza di recuperare e riportare alla luce il patrimonio storico e artistico della città. “Chi non ha memoria, non ha storia – ha detto Marinelli -. Mettere a disposizione le risorse per queste cause significa spendere bene i propri soldi. I soci della banca, infatti, non hanno mai protestato, proprio perché ritengono che sia giusto per un istituto di credito così importante recuperare il patrimonio comune”. “La nostra attività è fare ricerca e riportare alla luce queste strutture un tempo fondamentali per la vita di una città – ha spiegato Maurizio Mugianesi, presidente associazione Hydra sub – e lo facciamo con personale altamente qualificato, tra sub e restauratori”. Tra i presenti, anche Antonio Cesarini, direttore della Fondazione per l’istruzione agraria, Orfeo Ambrosi, presidente di Borgo Bello, e Andrea Gobbi, restauratore di Hydra sub, che ha eseguito i lavori e spiegato nei dettagli il restauro. “La Fondazione ha l’obiettivo di valorizzare e mantenere il patrimonio artistico e storico presente tra le mura dell’intero complesso di san Pietro – ha evidenziato Cesarini – e in questo rientra anche il pozzo con la sua carrucola, che, oggi, finalmente grazie all’impegno di tutti i soggetti interessati al suo recupero si può ammirare al suo posto”.
Rosaria Parrilla