Storia, usi e lavorazione della ceramica

Il mondo è ricco di materiali che possono essere sottoposti a particolari lavorazioni, per poi diventare dei magnifici oggetti. Uno dei più utilizzati è certamente l’argilla, che trasformata in ceramica da vita a bellissimi oggetti. Un sedimento che unito ad acqua (per la lavorazione) e al fuoco ( per la cottura) e che quindi nel suo insieme rappresenta i tre elementi fondamentali, quali: terra, acqua e fuoco, riuscendo così a dar vita ad oggetti che faranno la differenza in una casa o in un giardino.

La parola ceramica deriva dalla parola greca kèramos che significa argilla, infatti la ceramica è un impasto di argilla e acqua, modellato e cotto grazie al fuoco. Le prime ceramiche dipinte risalgono al periodo neolitico (circa 10.000 anni fa), ed erano asciugate al sole. Successivamente, con la cottura, si ottennero manufatti più resistenti e duraturi. Nell’antica Grecia si dipingeva la ceramica con immagini color terracotta e nero, a disegno geometrico, che ci sono tanto familiari. Furono però gli artisti tedeschi del ‘600 e ‘700 a portare la ceramica ad altissimi livelli. All’incirca in quello stesso periodo si diffuse in Europa anche la porcellana orientale (un materiale ceramico più fine di quello sino ad allora utilizzato in Europa). Oggi l’industria della ceramica lavora soprattutto nel campo delle stoviglie, degli oggetti decorativi e dei sanitari.

Con il termine prodotti ceramici (o più semplicemente ceramica) si intende una famiglia di materiali artificiali, cioè materiali che non esistono in natura, ma vengono prodotti dall’uomo trasformando materie prime naturali. La sua natura è l’argilla, che ha l’aspetto di una terra, ma una volta impastata con acqua diventa plastica (cioè può essere modellata) e conserva la forma che le abbiamo dato se la lasciamo asciugare al sole o la cuociamo in un forno. Una volta essiccato il prodotto modellato diventa più resistente.

In genere vengono utilizzati tre tipi di argilla:

  • Il caolino, refrattante e caratterizzato da bassi livelli di plasticità (ideale per la porcellana).
  • Argilla sabbiosa, caratterizzata da un elevato grado di plasticità.
  • Argilla refrattaria, molto resistente al fuoco.
    L’argilla pùo esser lavorata a tornio, con stampi o a mano e poi ancora a colombino ed infine a lastre. Tutte tecniche pregiate, degne di un autentico artigianato e bravura dell’artista.
    Attualmente, l’arte della ceramica è diventata un qualcosa di molto più complesso e in grado di accendere letteralmente la creatività della persone, trasformandosi così in un interessante hobby, in una grande passione e anche in un importante mestiere. Ogni regione d’Italia ha un determinato artigianato locale e in molti casi è basato proprio sulla ceramica. Tuttavia, come accade per ogni tipo di arte, ogni luogo trasmette le sue tradizioni in ogni oggetto realizzato e, perciò, anche se si tratta della stesso materiale di base, ogni prodotto finito ha delle caratteristiche diverse rispetto agli altri.
    Rimane uno dei tesori d’Italia e un po’ dell’europa in generale, scoprire paesini e località ancora piene di tradizione e piccoli oggetti tipici che adorneranno per sempre le nostre case.
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