Un progettista “per tutti”

Importante riconoscimento per l’architetto bastiolo Matteo Rossi

Ancora un riconoscimento per l’architetto Matteo Rossi, che riceve dall’ istituto zero barriere, il timbro che lo certifica un progettista “per tutti”. Solo il sesto in tutto il territorio nazionale, il primo nel territorio bastiolo.

Nasce un nuovo modo di progettare. L’architetto dopo anni di lavoro e sudore garantisce con questo timbro, di progettare proprio per le esigenze di tutti.

Architetto, Perché ha scelto di percorrere questa strada? chi sono per lei i disabili?

“Togliamoci dalla testa che le barriere fisiche e psichiche riguardano solo i così detti disabili … Non esiste la disabilità ma solo persone che vivono o possono vivere una condizione di disagio nel corso della propria vita, quindi tutti gli uomini a questo mondo. Anche i bambini e gli anziani per esempio, le donne incinta, le mamme con il passeggino e via dicendo, oltre quindi agli invalidi permanenti e/o temporanei. Tutte le persone che per natura o meno, sono vincolate dalle proprie capacità motorie, intuitive o captative e che per cattiveria del genere umano, mal si destreggiano nell’ ambiente che lo circondano. Per me la disabilità quindi non è altro che un elemento costitutivo del genere umano, tutti prima o poi viviamo nel corso della nostra vita una condizione di disabilità e tutti siamo vittime dei mille ostacoli che ci offrono le nostre città.  La disabilità è solo il risultato dell’interazione di un qualsiasi individuo, con un ambiente non favorevole.

Bisogna progettare pensando a tutti. Il progettista ha un ruolo sociale molto importante, dalla sua penna dipende il destino di molte persone.  Ognuno di noi ha quindi il dovere di concepire e creare, prodotti di design, architetture, urbanistiche etc. che non siano solo belle ma finalmente per tutti, che mirino ad un risparmio dei processi produttivi ma soprattutto che concettualizzino ed imprimano un segno permanente al fruitore finale mettendo al centro della progettazione l’uomo.

Per uomo, intendo ogni essere umano su questa terra.

Alcune ricerche compiute dal Ministero, hanno dimostrato che se questo tipo di progettazione è concepita fin dalla fase progettuale appunto, il costo aggiuntivo nella costruzione di un edificio o nella prestazione di un qualsiasi servizio, è nella grande maggioranza dei casi nullo o trascurabile, mentre maggiore e significativo è invece il numero delle persone che ne possono beneficiare.

Posso concludere dicendo, che l’uomo standard non esiste, di conseguenza non può esistere nemmeno una progettazione standardizzata.”

Ricordiamo che l’architetto Matteo Rossi oltre ad occuparsi di progettazione e consulenza in merito a quanto detto sopra, sono anni che detiene e tiene corsi di formazione proprio in materia di fruibilità ampliata; recentemente con il suo collega Franco Pasqualoni ha tenuto corsi indetti dalla Philip Morris Italia agli ingengeri ed agli architetti delle provincie di Perugia, Arezzo e Pesaro Urbino.

Matteo  Rossi

a r c h i t e t t o

Via Firenze, 115 Bastia Umbra Perugia, Italy

T.  075 8000577 C. 393 6098251

infohabit@inhabit.it

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Nicola Angione

"Il coraggio crede nelle sfide e fotografa i dettagli dentro un’emozione. Non da mai nulla per scontato e sviluppa il suo rullino dentro il brivido istintivo di un’improvvisazione."

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