Streetfood Wedding, l’ultima frontiera del cibo di strada

Si chiama ‘Street Wedding‘ e pare che tutti ne vadano matti. È il matrimonio con street food, cibo di strada, offerto agli invitati invece del classico ricevimento in un ristorante. Quella che rischia di diventare una rivoluzione – anche economica – è stata lanciata da Streetfood Project, società di eventi che fa capo a Streetfood, capace negli ultimi anni di cambiare il modo di percepire il cibo di strada, trasformandolo in prodotto di qualità.

Il nuovo servizio di catering messo in piedi anima i matrimoni all’aperto, ma non solo con la parte gastronomica. Viene creato un vero e proprio villaggio di truck e cibi di strada. In Italia e anche all’estero la nuova tendenza sta prendendo piede molto rapidamente. Max Ricciardini, patroni di Streetfood, spiega: “La nostra attività in questi anni è stata quella di selezionare operatori e cibi del settore che rispondano al decalogo dell’associazione Streetfood, il che si traduce soprattutto in buona immagine e professionalità, creatività e tradizione, insieme ai principi di pulizia e igiene che sono alla base di tutto”.

E poi ancora: “Il brand Streetfood è sempre stato sinonimo di primato e novità nel mondo dei cibi di strada, riqualificando gli operatori, gli eventi e rilanciando centri storici, incentivandone il flusso turistico, la cultura e storia dei cibi poveri e di strada. E ritiene di dover dare segnali per uscire da un vortice di inflazione causato, ahimè, da tante realtà che per copiare l’originale hanno fatti danni agli operatori e al fenomeno del cibo di strada stesso. Oggi va avanti chi opera con raziocinio, professionalità e originalità”. A trovare queste cerimonie di nozze originali sono sicuramente gli invitati.

Streetfood: promozione degli utensili di una volta

Promuovere i cibi di strada non basta, però. Non vengono dimenticati i vecchi utensili da cucina. Come i testi in ferro o argilla o refrattari, i fornelli e tutto ciò che ha sempre dato vita a cultura e tradizione dello Streetfood. I matrimoni sono l’ultima rivoluzione, le nozze in villaggi truck, con sposa e sposo che invitano amici e parenti a immergersi nel vero sapore del cibo di strada. L’Associazione pare convinta di averci visto giusto anche questa volta, alla luce di risultati ottenuti in undici anni di attività. Negli anni, gli eventi hanno toccato più di 120 città italiane, portando in degustazione centinaia di cibi di strada italiani e non, raggiungendo 6,5 milioni di appassionati negli oltre 430 eventi organizzati. Da aggiungere alla somministrazione di cibi ‘certificati’, attività culturali collaterali, come le visite guidate ai centri storici della città che ha ospitato l’evento, i cosiddetti Streetfood Village, convegni, seminari e master di approfondimento. Già si contano decine di tesi di laurea a cui l’associazione ha contribuito, centinaia i professionisti aiutati a entrare in questo mondo partendo da zero.

Porchetta e supplì, le nozze tra i truck

Ma quali sono i cibi di strada che vengono utilizzati per i matrimoni in stile Streetfood Wedding? Il fine è anche togliere un po’ di ruggine dai banchetti nuziali infiniti e pantagruelici. Senza contare i costi spesso fuori budget per le famiglie dello sposo e della sposa. Potrete scegliere tra supplì, porchetta e patatine. Dimenticatevi dunque le attese infinite per passare dagli antipasti ai tanti primi. Dimenticatevi i segnaposti a tavola, la necessità di mettere insieme persone che magari non si conoscono ma che si vuole che socializzino, evitando possibilmente tavolate con ex. Una sorta di Soduku per sposa e sposo. Questa è tutta un’altra storia.

Sarà il panino con la porchetta a esaltare il bello di questa cerimonia. Il poter camminare mentre si mangia, socializzando ora con uno ora con l’altro. Guardando magari il panorama da diverse angolazioni. Questo è lo Streetfood Wedding, l’ultima rivoluzione.

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