Dodicesima edizione di Cambio Festival (www.cambiofestival.it). Chi lo conosce sa di cosa stiamo parlando: un progetto che l’Associazione Culturale Ponte Levatoio porta avanti da dodici anni con grande entusiasmo, all’interno dell’incantevole location del Castello de Figli di Cambio di Palazzo di Assisi. Un percorso musicale che approfondisce i generi più nobili e amati dal pubblico, ogni anno ricco di contaminazioni provenienti dal mondo delle arti, che spaziano dal teatro alla fotografia, dalla pittura alla letteratura. Chi, invece, non ha ancora avuto modo di fare l’esperienza del Cambio Festival, tenga bene a mente le date del programma di quest’anno e i nomi degli ospiti straordinari che porteranno il loro contributo alla manifestazione. L’edizione 2011 del Cambio Festival si apre mercoledì 20 luglio con Manu Katché, batterista francese noto, fra le altre, per le collaborazioni con Peter Gabriel, Sting, Dire Straits e Pink Floyd; giovedì 21 luglio sarà la volta del maestro Ramberto Ciammarughi, che affascinerà il pubblico ai tasti del pianoforte; venerdì 22 luglio sul palcoscenico del Cambio Festival l’ensamble Agricantus darà vita a un’interessante serata di ethnic elettronica; sabato 23 luglio la rassegna si chiude in bellezza con l’eleganza, la classe e la bravura di Gegè Telesforo. A tutto questo, possiamo aggiungere che chi viene al Cambio Festival si ritrova immerso in un posto di cui s’innamorerà a prima vista, complici le esposizioni fotografiche, gli interventi teatrali, la buona gastronomia e un clima di festa familiare. Questo grazie alla partecipazione di tutti gli abitanti del Castello di Cambio e alla travolgente energia positiva di tutti coloro che, con grande passione, da anni contribuiscono a rendere speciale l’esperienza del festival. “La nostra associazione nasce proprio dalla volontà di un gruppo di amici di voler creare un’occasione speciale d’incontro”, spiega Francesco Raspa, presidente di Ponte Levatoio (www.pontelevatoio.it), “così è nato il Cambio Festival, che prende il nome dalla sua location, il Castello de Figli di Cambio, complesso magnificamente riqualificato a seguito degli eventi sismici del ’97 e che riteniamo di dover valorizzare e comunicare con eventi culturali. La strada più giusta da seguire ci è sempre sembrata quella della musica, pensata come spazio libero per la sperimentazione e la contaminazione. Da qui la gioia di accogliere anche altre espressioni artistiche, quali il teatro, la fotografia e la letteratura. Anche quest’anno stiamo lavorando per accogliere il numeroso pubblico che vorrà far parte della nostra famiglia allargata”.

[nggallery id=86]

Share.

Leave A Reply