I “Colore Perfetto” saranno in concerto all’Auditorium Vannucci martedì 19 aprile h21,00. Apre il concerto Michele Maraglino, cantante e scrittore del un libro “Letterere dal coraggio di Efrem Tramonti” recentemente trasformato in un radiodramma e trasmesso su Radio Rai 3.

COLORE PERFETTO – L’illusione del Controllo (Libellula – Audioglobe)
15 febbraio 2011

Release date: 15 febbraio 2011
Uscirà il 15 febbraio “L’illusione del controllo”, secondo disco dei Colore Perfetto che vede ancora una volta la produzione artistica di Giacomo Fiorenza (Moltheni, Offlaga Disco Pax, Paolo Benvegnù ecc.). Un’opera che non risparmia niente all’ascoltatore, che non si nega alla velocità dei passaggi più duri come alla fascinazione della poesia, che si dilata nei passaggi strumentali e poi rapprende violentemente nei risvolti più crudi: un tentativo coraggioso, una sonda sonora lanciata a scoprire tutto il caldo del buio. Il nuovo disco della band perugina è una scoperta del qui e adesso dei bei tempi che furono, un congegno nascosto di derivazioni psichedeliche, rock organico e testi che hanno ancora il valore dell’introspezione sincera e vissuta. Ascoltarlo è come guardare una vecchia foto e scoprire una nuova luce sui volti delle persone. E’ come riassaporare il passaggio velocissimo di sensazioni provate nel passato. Non c’è nulla di volutamente retrospettivo tra le tracce del disco, niente di assimilabile alla volontà di avere un suono retrò: semplicemente questo disco sa allo stesso tempo di classico e di attuale. Le liriche disegnano spirali ardite, scandite da un cantato dilavato di qualsiasi posa, barricato al culmine (impossibile) tra disillusione e incanto. Sebbene risulti evidente la scelta compositiva di snellire alla ricerca di un impatto sonoro asciutto e monolitico, nelle trame musicali risuonano comunque vortici, isolati e non, di passati musicali e paesaggi sonori coerenti al percorso che lega l’album dalla traccia uno alla dieci. Un album che incendia, scava, ammorbidisce, illumina ed oscura ad oltranza i tanti incipit presenti nel precedente “Il debutto”, sconvolgendone le costruzioni musicali e liriche. Realismo, sentimento, ambienti sonori cangianti ed ariosi, ma anche velocità, tenebra e un risentimento che ha tutta l’audacia del vero. “Abbiamo voluto cercare di osare un po’ di più.” – dichiara David Pollini, leader della band – “Stavolta eravamo pronti a sperimentare nuove soluzioni sonore che rendessero il risultato ancora più vero e simile a quello che tutti i giorni suoniamo in sala prove. Per questo abbiamo registrato in diretta tutti gli strumenti. Sono poche le sovraincisioni, solo quelle davvero necessarie. E’ un disco più maturo, forse il risultato di una maggiore confidenza con l’ambiente di registrazione. Lo studio (Officine Meccaniche di Milano) ha fatto la sua parte. La strumentazione che avevamo a disposizione era tutto ciò che desideravamo. Questo ci ha permesso di esprimere al meglio tutto ciò che avevamo in testa. La guida di Giacomo Fiorenza e i consigli di Cooper (Antonio Cupertino, fonico dello studio) hanno portato il disco a fare un passo avanti. Arrivati in studio conoscevamo solo lo scheletro dei brani. Abbiamo inciso tutto subito. Volevamo lasciare spazio all’ascolto prima di decidere come continuare. Alcuni brani sono stati scartati fin da subito, altri stravolti e altri ancora rappresentano una pura improvvisazione strumentale nata durante i momenti di maggior coinvolgimento. E’ un disco che ci rappresenta bene, specialmente per il carattere live che contiene.” L’album sarà anticipato dall’uscita del singolo e videoclip “Un istante”.

SUL WEB: www.myspace.com/coloreperfetto

BIOGRAFIA COLORE PERFETTO
Il progetto Colore Perfetto nasce come trio nel settembre del 2007 a Perugia dall’incontro di David Pollini (voce-basso), Alessandro Fioroni (chitarra) e Stefano Bandera (batteria). Presto il trio si allarga con l’ingresso di un nuovo elemento: Francesco Laurenzi (chitarra). Il gruppo registra il primo demo di quattro pezzi nel febbraio del 2006, dal titolo “Sospesi”, con il quale cattura l’attenzione prima di Enzo Miceli (produttore di Daniele Silvestri) e poi di Mario Riso (batterista Rezophonic) che li invita a registrare una performance live per la trasmissione “Sala Prove” in onda su Rock TV. Nel 2007 la band si trova ad aprire diversi concerti di rilievo tra i quali il live di Umberto Giardini in arte Moltheni. Grazie a quest’incontro nasce un’amicizia e una profonda stima con il cantautore marchigiano che, colpito dalla loro musica, propone una collaborazione; dopo pochi mesi nasce il brano “Un giorno qualunque”. Nel gennaio del 2008, grazie ad Umberto, il gruppo entra in contatto con Giacomo Fiorenza, noto produttore della scena indipendente italiana e bassista di Moltheni. E’ proprio lui a seguire tutta la produzione artistica del loro primo disco, registrato e mixato all’Alpha Dept di Bologna nel marzo del 2008, che vede Moltheni e lo stesso Fiorenza coinvolti strumentalmente in più di un brano. Nel giugno del 2008 il gruppo entra in contatto con la “Tempesta Dischi”, etichetta indipendente che pubblica il loro disco d’esordio “Il Debutto” a novembre 2008. L’album contiene dieci brani tra i quali “Un giorno qualunque” cantato da Moltheni. La band inizia un tour in numerosi club italiani, spesso come open act a Moltheni, esibendosi in realtà importanti quali il Circolo Degli Artisti di Roma, L’Hiroshima di Torino ed il Magnolia di Milano nella “Notte della Tempesta”. A fine 2009 la band decide di rientrare in studio per un nuovo disco. Tra gennaio e febbraio 2010 nasce così “L’illusione del controllo”, registrato alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, ancora una volta con la produzione artistica di Giacomo Fiorenza e con la preziosa collaborazione di Antonio Cupertino (Cooper), che affianca Fiorenza nella fase di registrazione. Il nuovo disco uscirà per Libellula Music a febbraio 2011, anticipato dal singolo “Un istante”.


Principali segnalazioni stampa

“Oggi L’illusione del controllo non solo conferma tutte le buone impressioni dateci dal primo disco ma rilancia ulteriormente le quotazioni del trio perugino. La loro è una canzone rock matura e adulta, assai ponderata nei loro non banali testi, e altrettanto interessante a livello musicale e melodico.” (Buscadero)
• “L’illusione del controllo ha tutti i numeri per diventare una delle proposte più interessanti del nuovo anno” (Musica&Dischi)
• “Sospeso tra il rock d’autore e qualche vena lisergica, “L’illusione del controllo” si fa notare soprattutto per i suoi testi, dolci e maledetti, davvero ben articolati. Fossero tutti così, in Italia.” (BeatMag)
• “I testi appaiono introspettivi e toccanti mentre gli strumenti sono puntuali e costituiscono una formula allettante, carica di ingegno e ricca di spessore” (Music Letter)
• “…il lavoro è, ancora una volta, solido e interessante” (Ondarock)
• “Il trio riesce egregiamente a non cadere nell’imitazione, la sua musica non è un copia-incolla dall’originale bensì personalizzata e ricercata.” (Extra)
• “È così bello e coinvolgente ascoltare un album che davvero non nega nulla. Non è, infatti, difficile trovarsi in brani che coniugano con eleganza suoni e frangenti duri e dal forte impatto con un affascinante impegno poetico che sa essere introspettivo, sincero, schietto.” (Mag-Music)
• “non possiamo che pronosticare un futuro interessante per i Colore Perfetto” (Il Mucchio)
• “un disco intenso e viscerale, che scorre a ritmi serrati e ci trasporta un una dimensione rarefatta, a tratti sfocata, che si dilata nei passaggi strumentali per poi rapprendersi nella veemenza lirica sprigionata da David Pollini” (Rockerilla)

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