11 gennaio 2016
Tributo a David Bowie
È indiscutibile che il carisma di David Bowie sia riconosciuto in ogni parte del Mondo, ed è per questo che la notizia della sua scomparsa, abbia scosso molti amanti della musica.
Il lutto è da considerarsi enorme visto che il “Duca bianco” rimaneva l’unico pilastro di un’epoca irripetibile per la musica leggera: capace di essere cantante, autore, produttore, attore, artista, Bowie ha attraversato in quasi 50 anni di storia tutti i generi possibili, sempre con un tocco originale in più che lo distingueva in positivo, spinto da una straordinaria curiosità espressiva.
Dagli esordi Mod nella swinging London, si è sviluppato un flusso artistico continuo che passa per l’ambiguità sessuale del suo alter-ego Ziggy Stardust e per il ritorno ad un ordine elettronico che anticipa la New wave, fino agli ultimi album nichilisti che dimostrano la maturità di un idolo,consapevole di essere tale.
Il suo ultimo album in particolare, si può definire, col senno di poi, il suo testamento morale e artistico (Blackstar): sicuramente non di facile ascolto al primo impatto, ma comunque uno specchio della sua continua ricerca, e, addirittura, anticipatore del suo imminente trapasso nel toccante singolo “lazarus” (“Look up here, i’m in heaven…i’ve got scars that can’t be seen” – Guardate lassù, sono in paradiso. Ho cicatrici che non possono essere viste).
David Bowie è stato tutto e ha esplorato tutto l’universo conoscibile: ha creato lo stile senza mai inseguirlo, ha dato forma ed eleganza ad una musica, per natura, rude e selvaggia (il rock n’roll), ha ridefinito il concetto di musica leggera, più volgarmente chiamato pop, comprendendo che in qualsiasi genere (dalla dance all’indie rock) si nasconde la pura arte musicale.
E soprattutto, sotto la sua ala protettrice, si sono rifugiate intere generazioni che, tramite la sua musica, hanno sviluppato il proprio gusto: indimenticabile Heroes, la sua canzone più nota e epica, che per tutti noi fans è una specie di inno su cui riflettere, piangere, cadere e rialzarsi.
“Non sono un profeta o un uomo dell’età della pietra, solo un mortale con il potenziale di un superman” (cit. David Bowie”)
Ogni giorno siamo in cerca di eroi e ci nascondiamo dietro una vita che spesso neanche vogliamo. Aldilà della sua arte, il suo ricordo ci farà volare oltre…
E mentre ascolteremo la sua musica, saremo tutti un po’ più Rebel, Rebel…
E guarderemo dentro di noi, urlando al cielo il nostro destino…
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