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YOUNG JAZZ FESTIVAL 14

X edizione – Foligno (17 – 25 maggio 2014)

Finale a sorpresa per l’edizione del decennale di Young Jazz, con molti degli artisti ospiti di quest’anno insieme con il direttore artistico Giovanni Guidi a festeggiare prima sul palco e poi per le vie della città di Foligno. Dieci anni di festival celebrati in maniera unica e suggestiva durante tutti e dieci i giorni di programmazione con il meglio della scena musicale jazzistica e non solo    

FOLIGNO – L’immagine finale è stata anche quella più rappresentativa della decima edizione e quindi di dieci lunghi anni di Young Jazz Festival: Giovanni Guidi, direttore artistico a suonare in maniera unica il suo pianoforte, con il fedelissimo Gianluca Petrella al trombone, che insieme creano musica di “nuova generazione” e dirigono un grande gruppo improvvisato composto da “nuove generazioni” di musicisti. Con loro due quindi, a celebrare il jazz nelle sue svariate contaminazioni c’erano, tra gli altri, alcuni protagonisti del festival di quest’anno come Beppe Scardino, Cristiano Arcelli, Dinamitri Jazz Folklore, L’Orchestrino.

A fare da padre artistico poi, il grande Enrico Rava, come altro “special guest” della serata finale all’Auditorium di Foligno, che alcuni giorni prima si era esibito pure con il suo New Quartet. Non poteva mancare pure lui – un artista che negli ultimi anni ha dato molto spazio ai giovani musicisti nelle sue formazioni e che proprio nel 2005 tenne a battesimo l’avvio di Young Jazz – alla festa finale che dal palco dell’Auditorium di Foligno si è riversata sotto forma di marching band lungo via Gramsci per arrivare fino all’altro palco in piazza del Grano.

Ma sono stati tanti altri i momenti indimenticabili di un’edizione andata avanti per dieci giorni in grande stile, e sicuramente una delle più belle a giudicare dalla quantità e dalla qualità degli artisti presenti. Uno straordinario successo di pubblico, con concerti sempre seguitissimi (sia quelli gratuiti che a pagamento) allestiti nelle varie location utilizzate per far vivere in maniera unica il centro storico della città, e di critica, con la presenza delle migliori firme del giornalismo musicale in ambito jazzistico a “fotografare” un cartellone artistico molto importante contrassegnato ancora una volta dal patrocinio di Umbria Jazz, che per il sesto anno consecutivo ha dato quindi fiducia ai ragazzi di Young Jazz.

Dal concerto anteprima in omaggio al Giro d’Italia con il Manuel Magrini Trio, venerdì 16 maggio, fino all’ultimo concerto con il “jazz in cantina” di domenica 25 maggio, è stato tutto un crescendo, con in mezzo artisti come Bobo Rondelli, Sao Paolo Underground, Jakob Bro Trio, Eivind Opsvik, Hobby Horse, Ugoless Duo, Carla Bozulich, oltre ad una produzione originale targata Young Jazz che ha visto insieme dj Khalab e Kenny Wollesen, ad un ‘Secret Concert’ con il Beppe Scardino Trio e ad una collaborazione inedita firmata Young Jazz e Musicalbox-Radio2 per il progetto “Jazz in the Box” con dj Two Thousand e Dan Kinzelman. Come dimenticare poi l’unicità del concerto realizzato con strumenti in vetro che ha visto protagonisti straordinari percussionisti come i Tetraktis e Michele Rabbia.

Si sono confermati di successo anche tutti i progetti creati negli ultimi anni insieme ai partner sociali e commerciali del territorio, sia con il “Jazz Zone” (costruzione di sinergie tra le attività musicali del festival e quelle commerciali del centro storico di Foligno) sia con il “Jazz Community” (si è data magicamente ancora una volta voce pure alla disabilità fisica e mentale attraverso il concerto della Liberorchestra e allo spettacolo teatrale dei Giezzisti.3). “Una caratteristica, quest’ultima, che fa di Young Jazz un festival unico al mondo, in grado di far parlare attraverso l’improvvisazione del jazz l’intera comunità, nessuno escluso”, come afferma il direttore artistico Giovanni Guidi.

Molto apprezzato, infine, anche il punto ristoro “Young Food”, presso la Taverna del Rione Ammanniti, uno spazio ideale che ha saputo nell’ultimo weekend di festival fondere la ristorazione, la performance e gli allestimenti grazie al fresco intervento culinario di Grassoemagro, al contributo creativo di Zut! e alla proposta artistica di Young Jazz.

Questa del decennale è stata anche un’edizione molto “social”, con l’apprezzamento degli utenti online che è stato molto elevato. Un festival che quindi è stato raccontato in diretta anche sui canali sociali utilizzando il “visual storytelling” di tutti i momenti di questi dieci giorni, grazie anche ad una App specifica creata per l’evento ed al servizio di WiFi gratuito messo a disposizione in tutte le location del festival. 

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