Al RomaEuropa Festival Thomas Ostermeier con e il film Hamlet in PalestineOstermeier

Romaeuropa Festival e Teatro di Roma dal 24 al 27 ottobre – Teatro Argentina

Arriva a Roma Thomas Ostermeier con la sua regia di Hedda Gabler e, in prima italiana, il film Hamlet in Palestine

Hedda Gabler

di Henrik Ibsen | regia Thomas Ostermeier | giovedì 24 e venerdì 25 ottobre ore 21, sabato 26 ottobre ore 19, domenica 27 ottobre ore 17

Il 25 ottobre, al termine dello spettacolo, Susanna Tartaro incontra il regista per Appena Fatto! In collaborazione con Rai Radio3

Hamlet in Palestine

un film di Nicolas Klotz e Thomas Ostermeier sabato 26 ottobre ore 21.30 ingresso libero

Hedda Gabler, il capolavoro di Henrik Ibsen, torna sui palcoscenici capitolini nell’allestimento di Thomas Ostermeier per gli attori della Schaubühne Berlin, dal 24 al 27 ottobre al Teatro Argentina nell’ambito del Romaeuropa Festival e in corealizzazione con il Teatro di Roma.

Sabato 26 ottobre, al termine dello spettacolo, il regista presenterà Hamlet in Palestine, realizzato assieme a Nicolas Klotz, un fim dove la tragedia del principe danese incrocia quella dei giovani palestinesi.

Con oltre trenta regie al suo attivo, Ostermeier è tra i maggiori registi della scena internazionale: il testo e gli attori posti al centro di una narrazione sono la sua cifra. Ma è soprattutto il lavoro sui personaggi –che lo ha portato a riunire intorno a sé un gruppo di interpreti straordinari–, grazie a una recitazione asciutta, realista e a un ritmo drammaturgico calibratissimo, che rende il suo stile profondamente contemporaneo e inconfondibile. Fin dagli esordi, con la direzione dei teatri “Baracke” e, dal 1999, della Schaubühne, Ostermeier si è caratterizzato per le sue scelte rivolte ai testi di autori contemporanei come Sarah Kane, Mark Ravenhill e Marius von Mayenburg. A partire dal 2002, con Nora di Ibsen ha esplorato i classici moderni del teatro e ha proseguito più di recente con Un nemico del popolo (2012) e ancora con i Demoni (2010) di Norén e gli shakespeariani Amleto (2008), Otello (2010) e Misura per misura (2011). Di tutto ciò Hedda Gabler rappresenta una delle sintesi più riuscite e apprezzate: sia per la prova degli attori in particolare di Katharina Schüttler, più volte premiata per la sua interpretazione di Hedda–, sia per la revisione del testo curata da Mayenburg, sia per la regia di Ostermeier che restituisce a Hedda Gabler la sua dimensione di sconvolgente dramma contemporaneo, quale effettivamente era al suo apparire nel 1890. Come altri personaggi di Ibsen, Hedda era un prodotto delle restrizioni che subivano le donne del 19° secolo. Ostermeier la trasforma in una ragazzina dell’era digitale, abituata a ottenere tutto ciò che desidera finché non scopre che questo non coincide con i suoi bisogni; imbronciata e annoiata dei suoi nuovi giocattoli, Hedda mette in piedi un nuovo gioco che, come è noto, si rivelerà fatale.

 

HAMLET IN PALESTINE

Subire o combattere? Essere o non essere? Quando Thomas Ostermeier, direttore artistico della Schaubühne di Berlino decide, su invito di Al-Kasaba Theatre, di andare a Ramallah nel settembre 2012 per rappresentare Amleto, sa che lì i versi di Shakespeare troveranno una particolare risonanza. L’idea di questo viaggio veniva da un contatto costante con alcuni operatori del teatro in Palestina e in particolare con il Freedom Theatre, nel campo profughi di Jenin. Sotto l’occhio del regista Nicolas Klotz, la tragedia del principe danese incrocia anche quella dei giovani palestinesi. Il film è inoltre uno sguardo su un’altra tragedia: come in Shakespeare, maestro del teatro nel teatro, il film alla tragedia di Amleto affianca la tragedia di Juliano Mer Khamis, direttore del Freedom Theatre, assassinato da uno sconosciuto nell’ aprile 2011.

 

 

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