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Mercoledì 6 marzo, alle 21, al Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino, Ascanio Celestini con Pro Patria rilegge la storia dell’unità d’Italia in chiave anarchica e rivoluzionaria stando «in equilibrio sulla Storia come il gatto sul cornicione», e conduce lo spettatore in un viaggio vertiginoso dove i martiri e gli eroi non hanno neanche trent’anni, e pagano con la vita la capacità di sognare. Un racconto di cento minuti. Ascanio è da solo in uno spazio di due metri per due. Un fondale con alcune immagini, ritagli di giornali e manifesti di uno spettacolo. Un palco di metallo che è anche un piccolo prato artificiale sul quale va in scena la prova per un discorso. Un banchetto rosso tra palco verde e fondale bianco. Due musiche accompagnano la narrazione, un brano surf e una variazione di Chopin su un’aria di Bellini. Cinque personaggi. Un narratore-personaggio che parla in prima persona. Con lui ci sono due padri, uno di sangue e uno ideale. Accanto si muovono due abitanti della prigione che è il luogo dell’azione. Sono un secondino detto l’intoccabile, padrone concreto della vita del carcere, e un immigrato africano che dorme cinque minuti ogni ora. Ultima data in Umbria per apprezzare questo appassionante racconto teatrale prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. È possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

LA NOSTRA INTERVISTA AD ASCANIO CELESTINI

 

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