Canti e Discanti – Umbria World Fest

XI edizione – Foligno (25-29 luglio 2012)

L’Umbria World Fest domani (sabato 28 luglio) presenta la sua suggestiva produzione dedicata all’Umbria dal titolo “Terra di mezzo, canti e incanti d’Umbria”, un’interazione tra musica e fotografia a cura del cantautore Massimo Liberatori e del fotografo Giovanni Galardini. Domenica 29 luglio finale del festival con la proiezione del documentario “Terra Madre” di Ermanno Olmi

FOLIGNO – Dopo il suo viaggio ai confini del mondo e al centro della “Madre Terra” (tema scelto per questa undicesima edizione), “Canti e Discanti – Umbria World Fest” torna a dare uno sguardo all’Umbria.

Domani, sabato 28 luglio, toccherà infatti ad una produzione targata Umbria World Fest: “Terra di Mezzo, canti e incanti d’Umbria” è il titolo del lavoro che verrà presentato alle 21.30 presso la corte di Palazzo Trinci. Qui, il cantautore Massimo Liberatori e il fotografo Giovanni Galardini, racconteranno in uno spettacolo di musica e fotografia, la loro e la nostra terra. Il primo passo di un progetto, verso una “terra d’incontro”.

L’Umbria ascoltata vista come “Terra di Mezzo”, un incrocio di vie secolari, battute da elefanti, imperatori, consoli, un ponte tra i mari. La “Terra di Mezzo” vista anche come un luogo figurativo in cui si incontrano diverse sensibilità artistiche dell’Umbria che raccontano le emozioni del loro percorso artistico e della propria terra: i canti di Massimo Liberatori e gli incanti di Giovanni Galardini. Canti, suoni ed immagini di questa terra: storie di santi, pastori, guerrieri e briganti, sulle rotte migratorie degli uccelli e sui sentieri polverosi della transumanza. Storie che le generazioni tramandano.

Il festival, arricchito oltre che da musica e mostre fotografiche anche da proiezioni di documentari, per la sezione “cinema e doc”, nella corte di Palazzo Trinci, domenica 29 luglio proietterà a partire dalle ore 21.30 il documentario “Terra Madre” di Ermanno Olmi, presentato al Festival di Berlino 2009 come Evento Speciale.

Un maestro del cinema mondiale propone il proprio punto di vista sul grande tema del cibo e sulle implicazioni economiche, ecologiche, sociali ad esso correlate. Ermanno Olmi costruisce un documentario, un film d’inchiesta limpidamente autoriale, che fa i conti con il destino del pianeta. Una poetica riconoscibile e riconducibile a tutta la sua opera precedente ma sorprendente per la sua unicità formale nel panorama del genere documentario.

“Terra Madre” è nato dall’osservazione dei partecipanti all’omonimo Forum, dal pedinamento di alcuni di essi nei loro Paesi d’origine e intreccia storie e suggestioni autoriali, confermando le premesse da cui era sorto, essere un film politico e preveggente.

“Al Forum di Terra Madre ho riconosciuto i contadini come li ricordavo nelle nostre campagne, al tempo della mia infanzia”, dichiara Ermanno Olmi. “I volti dei contadini – aggiunge – si somigliano in ogni angolo del mondo. Sono volti su cui si riconoscono le medesime tracce di vita, così come le fisionomie dei paesaggi con i campi arati, le colture, i pascoli. Oggi quel mondo dei contadini è assediato dalle grandi imprese il cui scopo è nel profitto. Anche il contadino vuole guadagnare, ma il suo attaccamento alla terra è anche un atto d’amore ed è in questo sentimento solidale che si genera il rispetto della Natura”.

Per info:

www.cantiediscanti.net

 

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