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Presentato in prima nazionale a settembre, al Teatro Secci, nell’ambito del Festival Internazionale della Creazione Contemporanea di Terni Up To You lo spettacolo CARNE, prodotto dal gruppo di ricerca teatrale La società dello spettacolo insieme al Teatro Stabile dell’Umbria, sarà venerdì 1 marzo, alle 21 al Teatro Comunale di Gubbio con una recita fuori-abbonamento.
Il testo di Michelangelo Bellani è ispirato alle opere di Maurice Merleau-Ponty, filosofo francese considerato il più originale erede della Fenomenologia di Husserl. La sfida è stata quella di mettere in scena le “parole” della filosofia attraverso una sequenza di quadri poetici, evocazioni fortemente “carnali” dei gesti dei performer curati dalla regia di c.l. Grugher, allievo del teatro laboratorio di J.Grotowsky, e suggestioni dell’arte contemporanea, la scenografia è infatti un’installazione scultorea di Marianna Masciolini, che da qualche anno ha intrecciato alla carriera di attrice a quella di artista, interpreti Luciana Angeletti, Caroline Baglioni, Giulia Battisti, Michelangelo Bellani, Marianna Masciolini, Marco Rufinelli. Carne è il terzo elemento di una trilogia dedicata alla ricerca filosofica contemporanea di cui fa parte La società dello spettacolo da Guy Debord, (omonimo saggio da cui prende nome la compagnia) e Il delitto perfetto da Jean Baudrillard. Quindi lo «spettacolo» come deriva sociale in La società dello spettacolo; la morte del mistero e dell’illusione nel Delitto Perfetto; la “vita” per Carne. Mettere in scena le parole della filosofia può sembrare qualcosa di iperbolico, ma in realtà tra le parole della filosofia e le parole del teatro corre una sottile vocazione comune. In entrambi i casi, cioè, si tratta di parole nate per essere “dette” in pubblico. In altre società questo legame tra filosofia e teatro è piuttosto evidente. Nel teatro greco in maniera assoluta, ma anche nel teatro shakespeariano, per esempio. Certo, per mettere in scena tesi filosofiche c’è bisogno di un qualche espediente drammaturgico (nel caso dei due precedenti lavori venivano evocate storie dalle tinte noir). Qui il compito è tutto sommato più agevole dato che, come il teatro, la carne è della stessa “stoffa” di cui è fatta l’esistenza. La “carne” è presenza dunque esistenza, autenticità. La “carne” non è semplicemente il corpo. Il corpo può essere offeso, umiliato, segretamente vissuto come colpa, anoressizzato, abulimizzato, obesizzato, torturato, idolatrato, violentato; non la carne, che è appunto presenza, sintesi armonica di corpo e idea, evidenza e oscurità, verità e mistero. Nella carne del mondo c’è tutto. Il respiro di ciò che appare e di tutto ciò che non si vede.
I biglietti 10 euro l’intero e 5 il ridotto per ogni ordine di posto, si possono prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. È possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.