Lettera aperta (e tre domande) dell’Associazione Ephebia alla Città di Terni ed alle amministrazioni comunali e regionali

Sarà difficile smettere proprio ora, eppure è altrettanto difficile immaginare oggi un futuro per Ephebia Festival. Anche se quando meno ce lo aspettavamo, nel momento di maggiore difficoltà, quando eravamo quasi pronti a mollare, proprio nel momento giusto è arrivato l’abbraccio della nostra Città a farci trovare la forza di scrivere queste righe. Dire che la quindicesima edizione di Ephebia Festival sia stata un successo è forse riduttivo. Sarebbe stato un successo solo il fatto di essere riusciti a realizzare con pochissimi fondi un evento di buon livello che continuasse a dare lustro al festival e, tramite questo, alla Città di Terni. Ma quello che è accaduto il 7/8 Luglio all’Anfiteatro Romano di Terni è stato qualcosa di magico che solo chi ha vissuto può comprendere fino in fondo. Migliaia di persone da tutto il centro Italia hanno affollato queste giornate non solo per ricevere in cambio uno spettacolo, nell’ottica commerciale dell’acquisto di un servizio, ma soprattutto per portare qualcosa al festival e lasciare qualcosa di bello alla nostra Città. Ed è questa la vera forza ed il tratto distintivo di Ephebia. E quindi ecco che i pochi volontari che per tutto l’anno organizzano Ephebia Festival dedicando tempo e risorse personali per la riuscita dell’evento sono stati accompagnati da tanti che hanno voluto dare il loro contributo per evitare la morte del festival, portando ognuno le proprie competenze, le proprie conoscenze e soprattutto la propria volontà di collaborare e di partecipare ad un evento che rimarrà nei loro ricordi a lungo, e che ha visto nei giorni successivi centinaia di messaggi di feedback positivi all’Associazione. Il successo ha riguardato entrambe le giornate, quella dedicata agli ospiti di rilevanza nazionale (con gli splendidi e coinvolgenti concerti di Bud Spencer Blues Explosion, Lo Stato Sociale e Majakovich) e quella dedicata alle band locali ed alle reunion di alcune delle band che hanno fatto la storia della musica emergente e giovanile nei quindici anni di vita di Ephebia: la scelta della direzione artistica di celebrare così il quindicesimo anniversario del festival è stata dunque premiata dal pubblico. Ed è un peccato non saper esprimere a parole l’atmosfera e l’incredibile entusiasmo che si respirava nell’Anfiteatro e nella splendida area attrezzata all’esterno, che è stata parte integrante del successo dell’evento. Eppure tutto questo non è oggi in condizioni di andare avanti. Nonostante l’impegno dei volontari, non è possibile continuare a fornire un evento in linea con la storia ed il nome di Ephebia Festival, nel suo genere uno dei più longevi ed apprezzati festival di’Italia, contando solamente sulla buona volontà dei ragazzi dell’associazione. Le risorse investite dalla Pubblica Amministrazione, Comune di Terni e Regione Umbria, stanno pian piano scomparendo, ed anche i privati in questa congiuntura storico- economica faticano a trovare possibilità di investimento. C’è il “totem” della crisi cui sembra sia necessario piegare qualsiasi logica politica ed amministrativa. Eppure leggendo i bilanci ed i bandi delle amministrazioni locali si può facilmente vedere che cifre importanti continuano ad essere investite anche nel settore della cultura e dello spettacolo. Naturalmente lungi da noi muovere qualsiasi tipo di polemica nei confronti delle tante valide altre manifestazioni umbre, non è nostra intenzione quella di iniziare una concorrenza “al ribasso”. Ciò che chiediamo è una assunzione di responsabilità politica da parte degli amministratori locali, e soprattutto desideriamo una risposta a queste domande: “Credete anche voi che debba essere difesa, sostenuta e curata, da chi ha il compito di premiare le eccellenze locali, una manifestazione con quindici anni di storia, che attrae ogni anno migliaia di persone, organizzata senza scopo di lucro da giovani tra i 18 ed i 35 anni come regalo alla propria Città, che da 15 anni dà lustro e visibilità a Terni ed all’Umbria, garantendo sempre un livello artistico di qualità ed in grado di coinvolgere al contempo così tante persone?”

Una manifestazione che con budget di spesa bassissimi dimostra da anni di saper ottimizzare le risorse e di conquistare comunque risultati brillanti, e che al contempo è in grado di attivare un mondo fatto di giovani impegnati ed associazionismo dedicato alla crescita culturale della Città, deve essere lasciata morire, piegata da altre logiche che non tengono in considerazione il risultato conseguito a fronte della spesa sostenuta?”

L’entusiasmo, la competenza, la disponibilità, la speranza di queste centinaia di giovani in una Città come Terni che tanta fatica fa a ripensarsi, può essere frustrata dall’indifferenza di chi dovrebbe premiarli come esempio di impegno civico, unica vera risorsa per uscire da una crisi tanto economica quanto culturale? O non è possibile fare attività culturale e sociale in Umbria senza avere alcuna affiliazione partitica?Terni, e l’Umbria, hanno già risposto a queste domande, e lo hanno fatto ad alta voce, in questi giorni come negli ultimi 15 anni. Spetta ora agli amministratori locali (ed agli imprenditori privati che possano e vogliano investire in questa importante risorsa) dimostrare di non essere completamente sordi a questi segnali. E dimostrare che lo scollamento tra classe dirigente e sentire popolare, tra giovani e generazioni precedenti, siano materia da proclami dell’antipolitica e non la corretta descrizione della realtà. Da parte nostra vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno accompagnato in questi 15 anni, dai fondatori dell’associazione a tutti gli spettatori, dai volontari e sostenitori alle centinaia di band che si sono esibite negli anni, dai professionisti che hanno lavorato con noi ai mezzi di comunicazione che ci hanno fatto conoscere ed agli amministratori che hanno voluto conoscerci e sostenerci, con un pensiero speciale al nostro Leonardo Stella il cui sogno abbiamo cercato di interpretare e far sopravvivere. E vogliamo assicurare che l’attività dell’associazione proseguirà e che continueremo a dare il nostro contributo alla crescita sociale e culturale di Terni e dell’Umbria. Se potremo farlo attraverso il nostro (e vostro) amato Ephebia Festival dipenderà dalla volontà politica di chi amministra la nostra Città e la nostra Regione. Noi, ve lo possiamo garantire, continueremo a farci sentire.

L’Associazione Ephebia

 

 

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