Il riconoscimento letterario alla sua prima edizione è stato istituito dalla casa editrice “Sapar”. La giuria: apprezzabile la descrizione dello sfondo cittadino con fermenti postrisorgimentali
(Avi News) – Perugia, 12 apr. – “Gavrilo”, il libro di Marco Vinicio Guasticchi, è il vincitore della I edizione del premio letterario “Romanzo storico”, premio indetto dalla casa editrice Sarapar. Lo ha deciso la giuria per l’assegnazione del premio, che si è riunita presso il dipartimento di Culture comparate dell’Università per Stranieri di Perugia. La notizia è stata annunciata dall’editore Sarapar, in collaborazione con il dipartimento stesso. La giuria ha assegnato all’unanimità il primo premio a “Gavrilo” che “si articola – spiegano i giurati – come un romanzo storico, come un romanzo noir e come una sofferta vicenda esistenziale. Il personaggio principale è Marco, che riassume nella sua avventurosa vicenda personale la tragedia del secolo, dalla prima alla seconda guerra mondiale, attraverso l’avventura del fascismo, in cui il protagonista inizialmente viene coinvolto”. “Apprezzabile è – sempre secondo la giuria – la descrizione dello sfondo cittadino con i suoi fermenti postrisorgimentali e le confuse istanze sociali e politiche confluenti, poi, nel fascismo”. “Il nome di Gavrilo, l’attentatore dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, sintetizza – per la giuria – la tragedia che travolgerà l’Europa intera e i destini di tre generazioni e dà compattezza alla narrazione”. Tra le opere concorrenti al premio letterario, la giuria ne aveva scelte tre: oltre a Gavrilo, “La bottega della sarta” di Amneris Marcucci che si è aggiudicato il secondo premio e ‘Soffio del vento’ di Monica Serra il terzo premio. Il libro di Marco Vinicio Guasticchi, presentato dall’autore al teatro Pavone di Perugia con grande successo di pubblico e in numerose località della regione, si cala nell’atmosfera del romanzo storico, facendo respirare l’atmosfera di una Perugia dei primi del Novecento, il clima della prima grande guerra e il periodo fra i due conflitti mondiali, ‘con un protagonista inseguito lungo il percorso della sua vita e del suo destino non scelto, ma determinato dalla storia’. Una storia che inizia con Gavrilo Princip, il rivoluzionario serbo che assassinò a Sarajevo l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero austroungarico e sua moglie, la contessa Sophie. Un attentato che viene convenzionalmente considerato la scintilla che fece scoppiare la prima guerra mondiale. Da qui, la sorte della vita di Marco che fa una scelta da uomo e si arruola volontario, dando inconsapevolmente il via alla grande avventura della sua vita, fatta dal calvario e dalla ferocia della guerra, da rocambolesche fughe, costretto dagli eventi, e dai ritorni nella sua Perugia, dall’esilio che lo porta in paesi lontani, dalle tante trame che lo conducono in situazioni intricate, anche a contatto con i servizi segreti, e dai tanti pericoli corsi in cammino. Un cammino che attraversa le tragedie della prima grande guerra, la storia che porta alla seconda guerra mondiale, il periodo prefascista e fascista, fino al suo definitivo ritorno, dopo il congedo, nel settembre del 1945 a Perugia, dove ritrova i genitori ma pochissimi amici: molti sono morti giovanissimi per un ideale o per altri eventi legati alla guerra. “Una generazione cancellata – si legge nel libro – come quel ragazzo che, all’inizio dell’estate del 1914, a Sarajevo, aveva bruciato la sua giovinezza e quella di milioni di giovani. Un gesto che aveva condannato un’intera generazione”. “Ma come può un giovane – si chiede Marco – essere tanto disperato da gettare la sua vita come aveva fatto Gavrilo Princip: un eroico martire di non so quale nobile causa o semplice pedina di uno sporco gioco più grande di lui?”. Un volume dal sapore di guerra, ma leggero come una piuma, accompagnato dalle grandi emozioni e dalle passioni del protagonista che sa amare con intensità, a partire dalla sua indimenticabile Claudia. “L’approccio è poetico – afferma nella prefazione del libro Vincenzo Cerami – e parte dal principio, shakespeariano, per il quale la storia cambia, ma gli uomini rimangono sempre gli stessi. Il romanzo emana nostalgia sogni e tragedie del Novecento: un ritratto bonario dentro l’orizzonte senza luce in cui avvengono i fatti”. Per Cerami “la scrittura in prima persona di Guasticchi è connotativa e quasi cronachistica”.
L’Autore
Marco Vinicio Guasticchi, nato nel 1962 a Umbertide (Pg), è coniugato e ha due figlie. Ha conseguito due lauree presso l’Università degli Studi di Perugia, in Scienze Politiche e in Scienze della Comunicazione. Iscritto da gennaio 2005 all’Ordine Nazionale Giornalisti, è attualmente direttore della testata on line “Liberando News”. Da anni è impegnato nell’associazionismo culturale, come presidente e fondatore dell’ associazione “ Liberando”. Saggista e romanziere, ha già pubblicato tre libri, di cui due romanzi storici (Storia di Lea, 1999, e Tripoli, 2003) e un instant book a carattere politico (Onorevoli.Personaggi della prima e seconda Repubblica a confronto, 1994). E’ presidente della Provincia di Perugia, Presidente dell’ Upi regionale (Unione Province Italiane) e membro titolare nel Consiglio mondiale della Cglu (Città, Governi Locali Uniti).