Grande attesa al Teatro Romano di Gubbio, sabato 4 agosto , alle 21,15, per l’arrivo di Filippo Timi con Giuliett’e Romeo m’engolfi l’core, amore, un originale lettura in volgare perugino della più grande tragedia d’amore di tutti i tempi, Romeo e Giulietta di Shakespeare. Un evento teatrale prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria che, sin dal debutto al Festival dei Due Mondi di Spoleto, sta ottenendo un clamoroso successo. “Con l’aiuto del volgare, – dice Filippo Timi – l’amore diventa terreno, carnale, vivace e totale. Il dialetto sporca di vita la poesia, rendendola primaria, suscettibile all’umano. L’amore non si può tradurre, si può solo tradire, abbandonare, esibire, divorare. Il dialetto tradisce la bella lingua, gli strappa il pizzo della forma, la lascia in mutande. Irriverente? Assolutamente, sì! W le cosce nude della lingua scalza!”. In scena con Filippo Timi nel ruolo inventato di Cupido, Lucia Mascino (la Balia), Vittoria Chiacchella (Giulietta), Luca Rondolini (Romeo), Mauro F Cardinali (Mercuzio). Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere al Servizio Turistico Associato I.A.T. di Gubbio, tel. 075/9220693.
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