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Le Mani di Michelangelo

Sabato 27 Febbraio 2016, ore 11.00

Firenze, Complesso Monumentale Santo Stefano al Ponte
Piazza Santo Stefano 5

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Le Mani di Michelangelo

Michelangelo aveva un’osteoartrite delle mani, una patologia degenerativa che colpisce le articolazioni, usurando cartilagine ed osso e provocando dolore e rigidità. Alla base di questa patologia, potrebbe esserci l’uso prolungato di martello e scalpello, dovuti alla sua intensa attività di scultore.
È questa la diagnosi contenuta in un recente studio*, pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine, che ha analizzato tre ritratti dell’artista e la sua vasta corrispondenza con parenti ed amici. Tutti e tre i dipinti ritraggono un Michelangelo di età compresa tra 60 e 65 anni e mostrano le piccole articolazioni della mano sinistra affette da alterazioni degenerative non-infiammatorie, che possono essere interpretate come artrosi.

Sabato 27 Febbraio alle ore 11, presso il Complesso Monumentale di Santo Stefano al Ponte (Firenze), dove è in corso la mostra “BODY WORLDS”, il gruppo di ricerca autore dello studio, composto da
Davide Lazzeri e Manuel Francisco Castello (specialisti in chirurgia plastica ed estetica ed esperti del settore), Donatella Lippi (Professore di Storia della Medicina,Università degli Studi di Firenze), Marco Matucci-Cerinic, (Direttore Unità Operativa di Reumatologia Ospedale Careggi, Università degli Studi di Firenze) e George M. Weisz, (emerito di ortopedia ed esperto del settore) parleranno della loro indagine e delle conseguenze che questa malattia ha potuto avere sull’opera di Michelangelo, insieme a Cristina Acidini (Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze) e Fabio Di Gioia (curatore italiano di BODY WORLDS).

L’osteoartrite degenerativa affliggeva le mani di Michelangelo.

Michelangelo Buonarroti è considerato uno dei maggiori artisti di sempre nel campo della scultura e della pittura. Ha realizzato capolavori noti in tutto il mondo, quali il David, la Pietà Rondanini, la Cupola di San Pietro, il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina. Il genio e l’irrequietezza furono compagnia costante nella vita di Michelangelo, che visse 89 anni e molto probabilmente fu affetto da numerose malattie, che ne condizionarono l’esistenza e, in parte, anche la produzione artistica. Numerosi studi hanno tentato di trovare le evidenze di queste patologie, tra le quali, gotta, calcolosi renale, nistagmo oculare e problemi psichiatrici, forse indotti dall’intossicazione di piombo. Uno studio recente*, pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine, propone un’ulteriore diagnosi, ovvero la osteoartrite delle mani, una patologia degenerativa che colpisce le articolazioni, usurando cartilagine ed osso e provocando dolore e rigidità. L’uso prolungato di martello e scalpello potrebbe essere stato alla base di tale processo di degenerazione delle cartilagini articolari delle mani di Michelangelo Buonarroti. Tale conclusione è stata raggiunta dopo aver analizzato tre ritratti dell’artista e la sua vasta corrispondenza con parenti ed amici. Tutti e tre i dipinti ritraggono un Michelangelo di età compresa tra 60 e 65 anni e mostrano le piccole articolazioni della mano sinistra affette da alterazioni degenerative non-infiammatorie, che possono essere interpretate come artrosi e che non compaiono nei ritratti precedenti. Dalla letteratura (biografia e corrispondenza epistolare) si evince che Michelangelo, a partire dal 1552, fosse afflitto da una malattia che coinvolgeva le articolazioni delle mani. Secondo alcune lettere scritte da Michelangelo, i sintomi dell’osteoartrite sono diventati invalidanti a partire dal 1552, anno in cui, in una lettera a suo nipote, l’artista confessava la sua difficoltà a scrivere [“lo scrivere ‘m’è di gran fastidio”, 28 Ottobre 1552] ribadita più volte nelle lettere degli anni successivi [25 Giugno 1558, 12 Gennaio 1561]. Da allora, i sintomi sono peggiorati e Michelangelo non è più stato in grado di scrivere, ma solo di firmare le sue lettere [“però da ora innanzi farò scrivere ad altri ed io sottoscriverò”, 28 dicembre 1563]. Nonostante questo, Michelangelo ha continuato a produrre capolavori ed i suoi collaboratori lo hanno visto lavorare alla Pietà Rondanini fino a sei giorni prima della morte nel 1564, a quasi 89 anni. Sulla base delle fonti coeve, era stata proposta la diagnosi di gotta, ma col termine “gotta” i medici del passato indicavano qualunque sindrome caratterizzata da dolore articolare. Nei dipinti analizzati, infatti, non sono visibili segni di infiammazione nella mano dell’artista e non c’è evidenza di tofi, i noduli bianco-giallastri di grandezza variabile (da un grano di miglio a un’arancia) composti da acido urico, che si formano sotto la pelle di persone affette da gotta. Se, quindi, da una parte, il lavoro intenso come scultore è stato verosimilmente causa di tale degenerazione (i traumi ripetuti sono la causa più frequente di osteoartrite degenerativa), dall’altra, l’instancabile lavoro di Michelangelo, che pare abbia lavorato fino a sei giorni prima della morte, probabilmente lo ha aiutato a mantenere l’uso delle mani (l’esercizio ed il movimento impediscono l’irrigidimento e il blocco definitivo dell’articolazione). La diagnosi di osteoartrite degenerativa offre una spiegazione plausibile della perdita di destrezza in età avanzata da parte di Michelangelo. D’altra parte, questo nuovo studio sottolinea il trionfo di Michelangelo su tale patologia, che avrebbe potuto generare una completa infermità delle mani. In realtà, proprio l’incessante attività lavorativa perdurata fino ai suoi ultimi giorni ha contribuito a mantenere in Michelangelo l’uso delle mani il più a lungo possibile. Per quanto la diagnosi di osteoartrite degenerativa, sviluppata secondo criteri medico-artistici, rimanga speculativa, offre una spiegazione plausibile della perdita di destrezza in età avanzata da parte di Michelangelo, aprendo ulteriori campi d’indagine in campo artistico: quanto la presunta patologia delle mani di Michelangelo possa aver influito sulla sua produzione artistica.

*Osteoarthritis in the hands of Michelangelo Buonarroti
Lazzeri D, Castello MF, Matucci-Cerinic M, Lippi D, Weisz GM.
J R Soc Med. 2016 Feb 2. pii: 0141076816630502. [Epub ahead of print] No abstract available.
PMID: 26837259

Le Mani di Michelangelo
Sabato 27 Febbraio 2016,
ore 11.00

Firenze, Complesso Monumentale Santo Stefano al Ponte
Piazza Santo Stefano 5

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