L’Enoteca L’Infernaccio di Montone presenta …Intanto Johnny Depp non sbaglia mai un film, un libro di Mirco Gatticover_mirco gatti

Venerdì 12 luglio, ore 19

Enoteca L’Infernaccio di Montone (appena fuori dalla piazza di Montone, dopo la volta a destra, lungo le mura, praticamente dietro l’Antica Osteria)

Presentazione del libro

…INTANTO JOHNNY DEPP NON SBAGLIA UN FILM – Diario di un Proiezionista di Mirco Gatti

ed. Midgard 2012

Con: Fabrizio Bandini (Midgard Editrice), Massimiliano Burini, Matteo Svolacchia (Compagnia Teatrale “Occhi sul Mondo”) e Giuseppe Matozza (Associazione Culturale “Fiorivano le Viole”)

Nei giorni del XVII Umbria Film Festival a Motnone la presentazione di un libro che nasce dal un luogo allo stesso tempo buio e pieno di luce, dove un proiettore, la luce e un  proiezionista “portano” agli spettatori la magia del cinema.

Giunto alla terza ristampa, il volume dell’esercente cinematografico Mirco Gatti, prosegue il suo minitour di presentazioni del suo libro edito dalla casa editrice indipendente Midgard.
Storie, aneddoti, riflessioni sul mestiere del proiezionista e i suoi retroscena.
Mescolando vita privata e professione, il libro racconta in maniera semplice e diretta gli ultimi 30′ anni di storia cinematografica e non, attraverso gli occhi di chi sta dietro un proiettore, mentre l’avvento del digitale sta sostituendo i vecchi proiettori in pellicola ed il modo di concepire il cinema in maniera diversa e sconosciuta.
Un salto nel buio per ritrovare un “nuovo cinema” inteso non solo come avanguardia di nuove tecnologie, ma come la tradizionale sala cinematografica può continuare a farne parte.

Scrive Mirco Gatti:Con l’avvento del digitale mi sento di far parte di un’era che non tornerà più, di trovarmi in mezzo a due periodi storici. Uno l’ho conosciuto grazie a mio padre, l’altro lo sto vivendo in questo momento, mentre la pellicola è in procinto di andarsene per sempre e con lei i proiezionisti e i proiettori. Guardandoli, non posso fare a meno di pensare alle altre attrezzature storiche alle quali abbiamo dovuto dire addio, come i vinili e i giradischi, i mangianastri con le loro musicassette. Davanti a me, un vecchio proiettore “Veronese” e “Cinemeccanica”, che sembrano prendere vita per convincerci a non abbandonarli…”

 

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