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Al Teatro degli Illuminati di Città di Castello, sabato 5 gennaio, alle 21, va in scena il gioiello della drammaturgia settecentesca di Marivaux Il gioco dell’amore e del caso con un cast d’eccezione formato da Paolo Briguglia volto noto de I Cento Passi di Marco Tullio Giordana, Baarìa di Giuseppe Tornatore e del più recente Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, Antonia Liskova protagonista della famosa serie Tutti pazzi per amore al suo debutto assoluto in teatro, Francesco Montanari già con Albertazzi e Salveti in teatro e il Libanese della serie tv Romanzo Criminale, Fabrizia Sacchi dal teatro di Leo De Berardinis al cinema di Risi, Calopresti e Virzì e in televisione nelle serie Medicina Generale. La regia è di Piero Maccarinelli, i costumi e le scene portano le firme del premio Oscar Gabriella Pescucci e del visual-artist di fama internazionale Giacomo Costa.

Una classica “commedia degli equivoci” che si sofferma a descrivere le mille sottigliezze dell’amore. “La versione italiana da noi proposta – scrive Giuseppe Manfridi che ha curato l’adattamento – ha molto lavorato sull’impasto strutturale che Marivaux affida al suo vocabolario. Il Settecento implicito in appellativi del tipo ‘servo’ o ‘padrone’ è stato messo in sordina per lasciar spazio a un codice impiegatizio capace di assorbire la piccola comunità della commedia in un mondo del lavoro prossimo al nostro, e che come il nostro abbia esperienza di crisi collettive e di manovre finanziarie indispensabili per riassestare i bilanci. Per questo motivo siamo stati indotti a immaginare che due grandi famiglie, due potenti dinastie, tentino una fusione societaria confidando in un matrimonio di convenienza tra i rispettivi rampolli a cui le nozze non verranno espressamente imposte, ma quasi. Un ‘quasi’ decisivo, poiché è qui che ha sede il cuore narrativo del Gioco, in questa ipocrisia di fondo per cui l’amore che provvidenzialmente avvincerà Silvia e Dorante consentirà un’apparenza di legittimità morale a un esito che, altrimenti, c’è da pensare sarebbe avvenuto comunque. Così, negli infingimenti e negli inganni orditi dalle autorità dominanti (gli adulti, i padri), la materia sentimentale e romantica darà l’illusione di prendere il sopravvento vestendo con parvenze di natura la grande macchina affaristica che in realtà manovra le cose del mondo.”

Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. È possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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