Teatro Cucinelli

Sabato 29 gennaio – Ore 21.00


Shiva-Shakti

danza tradizionale indiana stile Kathak

Il Kathak, il cui nome deriva dal sanscrito katha, storia, racconto, è nato nei templi di Laknao, nell’India settentrionale, durante le dominazioni musulmane, come forma d’arte sacra che imita i suoni della natura. In seguito, acquisì una propria identità quando venne adottata dall’imperatore moghul Akbar, per essere praticata nella sua corte. Oggi è una delle sette forme di danza classica più altamente evolute in India. Accompagnata dalla musica classica Hindustani, viene danzata da uomini e donne. La danzatrice racconta grazie ad una complessa serie di movimenti gestuali e all’espressione mimica del viso, tipica delle danze indiane, attraverso la quale esprime i vari stati psicologici relativi al contenuto del pezzo danzato. È una danza caratterizzata da combinazioni complesse di ritmo, sottolineate da fitte cavigliere, e da spettacolari giri, simili a quelli del flamenco, soprattutto nel lavoro dei piedi (nudi nel caso della danza Kathak), un lavoro virtuoso e raffinato.

Shiva e Shakti sono nell’essenza della danza Kathak, insieme rappresentano l’elemento primordiale dell’Universo, il misterioso UNO che rimane alla radice di tutte le realtà. La danzatrice Rosella Fanelli, insieme al Maestro Arjun Mishra e al danzatore Anuj Mishra, danno vita ad uno spettacolo tradizionale di danza classica indiana dove gli elementi narrativo-gestuale e ritmico si intrecciano per raccontare le gesta di Shiva, nel suo duplice aspetto maschile e femminile (Shakti). Al suono dei mantra devozionali in Sanscrito i danzatori creano coreografie che narrano i miti dell’antica India: la storia di Shiva e delle sue nozze con una fanciulla di altissimo lignaggio; Parvati e l’episodio di Sati; la storia di Kama Deva, il Dio indiano dell’Amore. Uno spettacolo che diventa un inno alla tradizione e alla spiritualità indiane.

Rosella Fanelli è danzatrice professionista di danza classica indiana stile kathak. Ha conseguito nel 2002 il titolo “Pravin” con medaglia d’oro nella specialità Kathak presso l’Istituto Prayag Sanghit Samiti di Allahabad in India. Tali risultati sono stati conseguiti grazie ad uno studio ventennale sotto la guida del Maestro Pandit Arjun Misra di Lucknow. La Fanelli tiene seminari in Italia e all’estero e dal 2008 è docente di Danza Kathak presso il Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza nell’ambito del corso accademico Esperto in tradizioni musicali extraeuropee ad indirizzo indologico .

I Mishra sono un gruppo di artisti appartenenti alla tradizione dei “Kathakà”, antica casta di cantastorie che per tradizione (arte tramandata da Maestro a discepolo) si esibivano nei templi, poi successivamente nelle corti Moghul ed oggi nei teatri. Molto spesso appartengono alla stessa famiglia. Mishra infatti è un cognome “bramhino” molto diffuso nell’ambiente della musica classica colta.

Arjun Mishra, maestro fondatore della Kathak Academy di Lucknow, India. Rinomato guru della tradizione Kathak e delle Tabla, ha acquisito fama internazionale per il suo lavoro di abile performer, coreografo e maestro. Torna in Italia dopo circa dieci anni di assenza per proporre ancora una volta le sue eccezionali esibizioni.

Anuj Mishra, giovane danzatore prodigio di Lucknow, attualmente uno dei migliori esponenti dello stile Kathak. Ha già partecipato a numerosi Festival in India e all’estero. Anuj è anche un abile coreografo e si dedica a sperimentazioni di “contaminazione” con la danza contemporanea.

Vikas Mishra tablista, percussionista di rara precisione ritmica proveniente dalla Benares Gharana (lignaggio musica indiana del Nord). Abile solista ma anche eccezionale accompagnatore per la danza Kathak, ha partecipato a eventi teatrali curandone gli effetti musicali.

Arjun Mishra è il mio maestro e loro rappresentano la famiglia dove io mi sono formata come danzatrice Kathak. La mia permanenza a Lucknow durata oltre 15 anni mi ha permesso di vivere in simbiosi con tutta la famiglia non solo dal punto di vista dell’arte. Infatti secondo la tradizione della “GurushishyaParampara” il discepolo vive e condivide tutto per anni con il proprio maestro. E’ un approccio orientale che ormai sta scomparendo per ovvi cambiamenti culturali, sociali e di stili di vita che anche in India si avvicinano sempre di più al modello occidentale del “consumare” tutto nel minor tempo possibile al miglior prezzo. Credo però, anche per mia esperienza concreta, che Arjun Mishra sia uno dei pochi rimasti veri maestri di un’arte quale quella della danza Kathak che abbraccia non solo l’attività coreutica ma anche il canto, la musica e la recitazione. Nella Kathak Academy si può imparare la danza vivendo a stretto contatto con il maestro che diventa un riferimento 24 ore su 24.


Rosella Fanelli


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Nicola Angione

"Il coraggio crede nelle sfide e fotografa i dettagli dentro un’emozione. Non da mai nulla per scontato e sviluppa il suo rullino dentro il brivido istintivo di un’improvvisazione."

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