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Al teatro Mengoni di Magione, venerdì 23 novembre, alle 21 la Stagione di Prosa prosegue con VITTORIA AGANOOR, un’appassionante storia d’amore che negli ultimi anni della Belle Epoque commosse l’Europa intera. Il testo di Carlo Bertinelli vede protagonisti Alessandra Brocadello, Carlo Bertinelli, Giacomo Zanella, Almerigo da Schio, Domenico Gnoli, diretti da Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli.

Nel presente, ambientato in un caffè di Venezia, un cameriere racconta la leggenda di una casa dove “due che si amarono vollero morirvi insieme”. Ascolta il racconto una giovane artista che soggiorna per un breve periodo proprio in quella casa. La “leggenda” si intreccia con la vita di Vittoria Aganoor, che proprio a Venezia aveva intenzione di acquistare la “casa degli innamorati” (marzo 1895) e in una lettera recentemente ritrovata, dove la casa è finemente disegnata, esalta la bellezza della morte insieme per amore. “La lettera – come scrive Giampietro Chiodini – è riemersa a Magione nel 2010, solo pochi giorni prima dell’allestimento della mostra e della pubblicazione del volume dedicato a Vittoria e Guido per il centenario della morte, rivela un segreto rimasto tale fin ad allora. Vittoria e Guido, come gli amanti di Venezia che abitavano la casa desiderata dalla poetessa, quasi sicuramente, decisero di comune accordo di non sopravvivere l’uno all’altro. E Guido, come in obbedienza a quel segreto patto d’amore, si tolse la vita poche ore dopo la morte della sua amata Vittoria: era il 7 maggio 1910.”

Il mistero dell’ultima tragedia romantica della Belle Epoque – che ha sullo sfondo l’Italia dall’Unità alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra (1855-1910) – scorre parallelamente alla vita di Vittoria e Guido, alle vicende della sua famiglia, all’amore per la natura, che si tramuta in versi e poesia (“Leggenda eterna”, 1900; “Nuove liriche” 1908). Vittoria Aganoor è una donna misteriosa e affascinante, di origine armena, nata a Padova, ma vissuta a Venezia, Napoli, Basalghelle (TV) e infine, dopo il matrimonio con il deputato Guido Pompilj, a Perugia e sulle rive umbre del lago Trasimeno. Presente e passato, le vicende della giovane e la vita della poetessa, scorrono parallele, integrandosi e illuminandosi a vicenda.

Per raccontare questa emozionante storia, la regia si avvale di foto originali di fine Ottocento, alternate a didascalie che collocano i vari luoghi e gli anni in cui si sposta la vicenda. Il tutto è montato con una tecnica di “multivisione” mescolata a voci fuori campo, musiche e suoni. Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. È possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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