Sabato 12 febbraio, alle 21, al teatro Mengoni di Magione, La società dello spettacolo mette in scena le tesi del filosofo francese Jean Baudrillard, in Il delitto perfetto. La performance multimediale e onirica è un esperimento drammaturgico nel quale le tesi di uno fra più importanti pensatori contemporanei sono intrecciate ad altre storie di altrettanti delitti: dal Macbeth di William Shakespeare al Finale di partita di Samuel Beckett, da La morte della Pizia di Friedric Dürrenmatt all’Odissea nello spazio di Stanley Kubrik (ma anche alle meno autorevoli e indistinguibili voci della carta stampata o del ‘piccolo’ schermo). Il delitto è perfetto se non lascia traccia. Ma se il delitto riguarda l’uccisione della realtà allora tutti noi siamo gli indiziati e la tessitura del giallo riguarda un viaggio nel “cuore di tenebra” all’interno del senso più pieno dell’essere umano.

“Questo Delitto” – spiegano i tre fondatori de La società dello spettacolo Marianna Masciolini, c.l. Grugher e Michelangelo Bellani – “è il secondo elemento di una trilogia dedicata alla civiltà contemporanea. Crediamo che il teatro sia un importante laboratorio di umanità, attraverso il quale allargare i mezzi di una cultura attiva che dovrebbe riguardare il patrimonio di tutti e non solo il privilegio di una nicchia di artisti e intellettuali. Per tale ragione crediamo doveroso offrire anche al pubblico più indifferenziato delle stagioni di prosa occasioni di riflessione e contenuti che oltrepassano il confine dell’intrattenimento spettacolare.”

La trama dello spettacolo riguarda un uomo malato che – forse suggestionato dalle parole di una donna – ha commesso un delitto. Le molte ‘voci’ di altre storie, di altri delitti, parlano alla sua testa nel tortuoso viaggio della coscienza.

“Non credo che tutto sia già stato detto” – afferma Michelangelo Bellani, autore della drammaturgia – “che non rimanga nulla da dire, da ‘costruire’, ma credo che tutto ‘significhi’. Significare in fondo vuol dire esistere. Dare un significato e riceverlo. L’indifferenza non è solo incapacità di ‘vedere’. L’indifferenza è il non-senso assoluto dove tutto vale come il suo contrario e in definitiva tutto non esiste. Come il delitto perfetto che non esiste poiché non lascia tracce”.

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. È possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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