Fino al 31 dicembre 2021, chi acquista un depuratore o un addolcitore delle acque reflue potrà rientrare nella detrazione fiscale per lavori di ristrutturazione e usufruire di un importante bonus 50% per le spese sostenute, sotto forma di detrazioni dalle imposte sui redditi.

L’installazione di sistemi per la depurazione delle acque consentirebbe di ottenere diversi vantaggi, sia in termini economici che ambientali: permetterebbe infatti non solo di risparmiare su diverse spese che si affrontano quasi quotidianamente (basti pensare alle bottiglie di acqua potabile che acquistiamo e consumiamo tutti i giorni), ma anche di allungare la vita degli elettrodomestici presenti nelle nostre case (riducendo il calcare nelle tubature interne) e di ridurre il consumo di plastica monouso.

Ma come funziona un depuratore di acque reflue?

Un depuratore è un sistema che si installa nelle tubature all’ingresso dell’acqua di casa. La sua funzione è sostanzialmente quella di migliorare la qualità dell’acqua che entra nelle nostre abitazioni e che utilizziamo con svariati usi. Il depuratore è un filtro, che agendo come una barriera meccanica depura l’acqua al passaggio.

L’addolcitore, invece, è un impianto che mira a eliminare il calcare presente nelle acque reflue, e per addolcire l’acqua utilizza il sodio in pastiglie inserite al suo interno. Con l’addolcitore le acque reflue sono ripulite non attraverso un filtro ma con un più sofisticato sistema di scambio fra il carbonato di calcio, principale causa del calcare, con il sodio. In commercio ve ne sono diversi con altrettanto diverse caratteristiche e funzionalità, tali da soddisfare quasi tutte le esigenze.

Come si può ottenere il bonus 50%?

Per usufruire del bonus 50%, è sufficiente eseguire un intervento sull’impianto idrico delle nostre case e installare un depuratore o addolcitore di acque reflue. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni da fare prima.

Prima di tutto, bisogna valutare con attenzione le caratteristiche dell’impianto di depurazione delle acque reflue per il quale si intende richiedere l’agevolazione fiscale. Bisogna verificare che il sistema sia regolarmente marcato CE EN12566, e che il costruttore o rivenditore sia in grado di esibire la Dichiarazione di Prestazione (DoP), prevista dal Regolamento Europeo 305/11 in materia di prodotti da costruzione.

Poi bisogna scegliere con attenzione l’azienda o il professionista che si occuperà dell’installazione di sistemi per la depurazione acque reflue. Un’azienda che commercializza e distribuisce depuratori e purificatori di acque reflue potrebbe non essere qualificata per eseguire lavori di manutenzione straordinaria. Viceversa, un’impresa edile che si occupa generalmente di lavori ristrutturazione potrebbe non avere la licenza per eseguire lavori riguardanti l’impianto idrico.

Poiché i due interventi, lavori di ristrutturazione edilizia e l’installazione di impianti di depurazione acque reflue sono strettamente connessi, occorre essere in regola con entrambi gli interventi. È necessario, dunque, che l’impresa edile esegua i lavori di ristrutturazione e che il professionista che procede al montaggio di impianti di depurazione acqua sia un idraulico.

Da Centredile potete trovare diversi sistemi per il trattamento delle acque reflue, che vi permetteranno di accedere al bonus ristrutturazioni. Centredile si trova a Ponte San Giovanni, in Via della Scienza, 3.

Tel. 075 599 0718 | E-Mail: info@centredile.it Web Site: www.centredile.it |Pagina Facebook: Centredile

Lunedì – Venerdì: 07:30-13:00 / 14:30-18:00
Sabato: 08:00-12:30

Share.

Comments are closed.