[vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”17203″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full”][vc_single_image image=”16124″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full”][vc_column_text]Teatro Cucinelli di Solomeo
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Al Teatro Cucinelli di Solomeo, martedì 18 e mercoledì 19 febbraio, alle 21 posti esauriti per il toccante spettacolo di e con Daniel Pennac, tratto dal suo celebre romanzo, Journal d’un corps.

Storia di un corpo, il diario che un uomo tiene degli stati successivi del suo corpo dai 12 agli 87 anni. Sul palcoscenico prende forma il diario delle sorprese che il suo corpo, nell’ arco di una vita intera, fa alla sua mente. È a prima vista il più intimo dei diari, ma non appena ci addentriamo, scopriamo che questo giardino così segreto è il più comune dei nostri territori. La lettura ad alta voce sgorga allora naturale, come passaggio dal singolare al plurale, dal corpo unico del lettore al corpo comune del pubblico. Come testimoniare la realtà di questa macchina fisica con cui ognuno di noi si compone, durante tutta la propria esistenza? Con Journal d’un corps, Pennac decide di portarci sul terreno dei dolori e degli umori. Nella forma di un checkup di lungo corso, il diario di bordo che lui presta all’eroe del suo romanzo ha, come oggetto primario, l’involucro carnale che ci serve da veicolo dal primo vagito fino all’ultimo sospiro. Lezione di anatomia sotto forma di elogio dell’osservazione sperimentale dal vivo, Journal d’un corps, come i dipinti di Rembrant, merita di essere esposto nella sua oralità per uscire dal circolo del silenzio che lega un libro al suo lettore. Adattando il suo romanzo, per portarlo lui stesso alla ribalta, con la complicità di Clara Bauer, Pennac si serve di questo spettacolo per trasmettere il suo manifesto, quasi un nuovo manuale del saper vivere destinato a tutte le generazioni.

Lo spettacolo è in francese con i sopratitoli in italiano

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