[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23442″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full” title=”Il Visitatore” border_color=”grey”][vc_single_image image=”16124″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full”][vc_column_text]Teatro Cucinelli di Solomeo
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Il Visitatore

con Alessio Boni e Alessandro Haber

Teatro Cucinelli di Solomeo, mercoledì 4 e giovedì 5 marzo, alle 21

Prevendite Il Visitatore Teatro Cucinelli di Solomeo

Alessio Boni e Alessandro Haber sono gli straordinari protagonisti de IL VISITATORE, la divertente commedia di Éric-Emmanuel Schmitt, in scena al Teatro Cucinelli di Solomeo, mercoledì 4 e giovedì 5 marzo, alle 21.

Aprile 1938. L’ Austria è stata da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggstrasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di Freud (Alessandro Haber), il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo. Ma l’angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore (Alessio Boni) che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell’inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell’importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l’esistenza. O è un pazzo che si crede Dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò?

Il Visitatore – dice il regista dello spettacolo Valerio Binasco – è una rara commedia per attori, a patto che siano attori capaci di sprofondare totalmente nell’umanità fragile dei loro personaggi e capaci di evitare le insidie della retorica. Anche Dio, qui, è in fondo un “povero Diavolo”; e le domande vertiginose che questa commedia ci pone, sono da lasciare tutte, umilmente, senza risposta; tranne una, forse… Una risposta importante, a ben vedere, c’è, ed è questa: ‘Sì’. La domanda, però, dovrete farvela da soli. Buon divertimento.”

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 20, al n°075/57542222. È possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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