[vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]Benedetta Valanzano 

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Benedetta Valanzano
Una terra che tace

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Intervista a Benedetta Valanzano

La bellezza può essere fine a se stessa e, spesso, è l’insieme di singoli frammenti uniti tra loro dalla perfezione. L’arte invece, si muove come un respiro nell’aria, risultando a volte impercettibile, ma ugualmente “viva”.

Benedetta Valanzano ha la bellezza di particelle distanti, mischiate insieme da una passione affascinante. Si mette in mostra e non ha paura di farsi vedere e dopo aver conosciuto il panorama televisivo italiano con varie fiction televisive, fino ad arrivare al cinema, è recentemente approdata in teatro con “L’Astice al Veleno”, commedia scritta e diretta da Vincenzo Salemme.

Cara Benedetta, partiamo dal presente: una tournèe con un personaggio istrionico come Vincenzo Salemme. Quanto coinvolge un’esperienza come questa?

“Il termine coinvolgimento è molto appropriato, ma al di là del contesto professionale, Vincenzo ha un carisma unico soprattutto sotto il profilo umano. Lo si vede dal rapporto che ha instaurato con la sua compagnia, un team di persone straordinarie che mi hanno fatto subito sentire a casa. Ora mi trovo a ridosso del debutto e sono letteralmente emozionata. Sapete cosa amo di questo lavoro? Tutto! Essendo una persona molto passionale poi, vivo ogni nuova esperienza come un dolce ricominciare; ho il privilegio di sentire sulla mia pelle le emozioni più forti e non mi sono mai sentita un’operaia del mio mestiere, anzi, lo vivo veramente con intensità.”

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Il 5 e il 6 febbraio sarai presente al Teatro Lyrick di Assisi con “L’Astice al veleno”. Cosa ci puoi dire dell’Umbria e di Assisi in particolare? Sei mai stata dalle nostre parti?

“Assolutamente sì! Ho passato il più bel periodo della mia infanzia a Gualdo Tadino, in una bellissima residenza, Villamena. Ho un ricordo nitido di quelle vacanze natalizie e il periodo dell’Epifania per i bambini è sempre una magia; tornassi indietro sarei ancora lì, tra casali, camini accesi e profumo di tartufo. A Pasqua poi tornavamo sempre e la tappa ad Assisi era obbligatoria: la terra di San Francesco ti coinvolge da dentro! Professionalmente parlando sono tornata ad Assisi nel settembre scorso ed ho avuto l’onore di interpretare “il Cantico delle creature nella trasmissione “Fratello Sole Madre Terra” andata in onda su Rai Uno. È stata un’emozione “travolgente”.”

Quando hai capito che danza e recitazione potevano rappresentare il percorso del tuo successo?

“Quando l’ho provato! Il mondo dello spettacolo è anche questo: pieno di cose che puoi  provare senza farti male. In “L’Astice al Veleno” canterò pure, ma d’altronde non ho paura di lanciarmi! Semmai ho un grande senso di responsabilità e ogni volta che faccio una cosa, cerco di farla nel miglior modo possibile, soprattutto per rispetto di chi crede in me.”

Ti abbiamo osservato e apprezzato a “Ballando sotto le stelle”, qual è il ballerino con il quale vorresti danzare?

“Vi dico quello con cui danzerò: Vincenzo Salemme (ride, ndr)! E, scherzi a parte, mi ha letteralmente sorpreso: è un bravissimo ballerino di tango!”

Cinema e Fiction, nonostante la tua giovane età hai un curriculum invidiabile alle spalle. Quale ritieni essere stata l’esperienza più significativa della tua carriera?

“Ogni esperienza è significativa, dalla più piccola alla più grande. Faccio questo mestiere per passione e non è un caso che mi emoziono ogni qualvolta sono vicina al debutto. La carriera di un attore è un percorso, ma è normale, ci sono cose che piacciono più rispetto ad altre, poi fa tutto parte dell’evoluzione, no? Io so che ci saranno delle tappe che segneranno la mia carriera, “L’Astice al veleno” potrebbe essere una di queste.”

Quale sarà quella dei prossimi anni?

“Non so cosa aspettarmi adesso, figuriamoci in futuro! Sicuramente però, quest’esperienza teatrale non sarà indifferente, anzi.. So già che mi mancherà.”

Benedetta e gli uomini: sei innamorata?

“Ogni giorno di più, sono sempre innamorata dell’uomo che devo ancora incontrare! (ride, ndr). Ci hanno creato maschi e femmine e teoricamente dovrebbe essere “facile” trovare un partner, eppure in questo momento sembra una cosa veramente difficile. Perché? Non mi fossilizzerei sulle solite risposte, ci sono molti motivi. Diciamo che credo molto nelle fasi della vita; magari due persone “giuste” si incontrano nel momento sbagliato.”

Cosa cerchi in un uomo e a cosa sei disposta a rinunciare per lui?

“Cerco tante cose, a partire dalla sincerità! Che non è legata al tradimento ma all’anima; cerco la condivisione della verità. Siamo fatti di mille momenti e situazioni; trovare una persona che riesca ad aprirsi e a trasmettere determinate emozioni non è semplice. Ognuno di noi si presenta all’altro con una bella maschera e non è facile rompere le barriere. Mi rispecchio molto nel mio segno zodiacale (toro, ndr), sono passionale, ma anche diffidente… Ecco, rinuncerei volentieri alla mia diffidenza e mi lascerei andare completamente.”

La domanda cult del nostro magazine: dove ti vedi da qui a 20 anni?

“Panico assoluto! Domani debutto (20 novembre, ndr) e non ho la minima idea di quello che sarà… Non posso guardare oltre e, forse, non voglio sapere cosa farò fra 20 anni!“

Infine: che sei bella e talentuosa si vede, ma qual è un tuo aspetto che ci sorprenderebbe scoprire?

“Potrei dire tante cose ma… Vi aspettereste che io sappia cucinare benissimo? La maggior parte delle persone mi giudica solo per l’aspetto estetico, ma da buona partenopea difendo l’origine della femmina di casa! Mi piace essere “materna”.”

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Nicola Angione

"Il coraggio crede nelle sfide e fotografa i dettagli dentro un’emozione. Non da mai nulla per scontato e sviluppa il suo rullino dentro il brivido istintivo di un’improvvisazione."

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