[vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”15880″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”200×200″][vc_column_text]Teatro Stabile dell’Umbria
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Teatro della Filarmonica[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”3/4″][vc_column_text]

La Palestra | Teatro della Filarmonica di Corciano | 15 febbraio

Fulvio Pepe, Mariagrazia Pompei, Arianna Scommegna, Michele Sinisi, diretti da Veronica Cruciani, sono gli ottimi interpreti del bellissimo testo dell’esordiente Giorgio Scianna, La Palestra, uno spettacolo attuale, coinvolgente e spietato su come anche gli adulti possono diventare branco, in scena sabato 15 febbraio, alle 21, al teatro della Filarmonica di Corciano. Due uomini e una donna in una palestra deserta. Sono stati convocati all’improvviso dalla preside della scuola dei loro figli. E’ pomeriggio tardi e ormai nell’istituto non c’è più nessuno. In sottofondo c’è il tum, il rumore del palleggio dei tre ragazzi di quattordici anni che sono arrivati coi genitori e sono rimasti a giocare in cortile. I tre aspettano. Pensano che la preside li abbia convocati perché l’istituto ha bisogno di fondi, per chiedere il loro aiuto per rinnovare l’attrezzatura della palestra, ma non ne sono sicuri. Quando la preside arriva, è come se avessero paura di cominciare a parlare. Se ne stanno lì, appollaiati sugli attrezzi sportivi. Poi lei inizia a raccontare: una compagna di classe dei loro figli ha subito violenza. Questo è quanto le ha confidato. E’ successo in quella palestra, è successo almeno due volte. L’hanno presa a turno, filmando ogni cosa con il cellulare. Lei è una ragazza considerata fin troppo sveglia, fin troppo facile. Una ragazza di quelle che non parlano con le altre ragazze, una a cui nessuno crederebbe. L’hanno minacciata perché non raccontasse niente. La ragazza non sembra avere dubbi: ad aggredirla sono stati i loro figli. I genitori domandano, attaccano e difendono, provano a mettere in discussione, a smontare quell’accusa. All’improvviso suona il cellulare della preside. Lei si scusa, ed esce dalla palestra. E’ il tempo che basta a uno dei genitori per correre a prendere il cellulare lasciato dal figlio nella tasca del giubbotto. Per scavare ossessivamente fino a trovare un video che li sconvolge. Quando la preside rientra non ha altro da aggiungere: ha voluto dirlo a loro prima che alla polizia, ma adesso quella telefonata la deve fare. Forse, insieme alla polizia, dovrebbero contattare uno psicologo per aiutarli ad affrontare la cosa. I tre genitori al bivio tra ciò che è giusto fare e la protezione della propria famiglia non hanno tempo di pensare, devono solo agire…

 

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Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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