[vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”17895″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full”][vc_single_image image=”15880″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full”][vc_column_text]Tel: 075/57542222 
Web Site www.teatrostabile.umbria.it
Twitter  @teatrostabileum
Facebook  TSU-Teatro-Stabile-dellUmbria[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”3/4″][vc_column_text]

Mario Perrotta, Un bes. Antonio Ligabue

Martedì 11 marzo, alle 21, al teatro Don Bosco di Gualdo Tadino, il nuovo emozionante lavoro di Mario Perrotta, Un bès. Antonio Ligabue, come avvenuto in molti altri teatri italiani, non mancherà di conquistare il pubblico, confermando ancora una volta il talento dell’artista leccese.

Prima parte di una trilogia dedicata a Ligabue lo spettacolo ripercorre i primi anni di vita del pittore e mette in luce il suo bisogno d’affetto, di tenerezza: Un bès… Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto splendido. Per me e per voi.

“Provo a chiudere gli occhi – dice Perrotta – e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita – quella che so di avere vissuto – ma senza un bacio, Neanche uno. Mai. Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai. E allora mi vedo – io, così come sono – scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada. Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine – oltre il confine – là dove un bacio è un sogno, un’implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava. Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori.”

Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.

È possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Share.

Comments are closed.