[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”16096″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”210×210″][vc_single_image image=”15880″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”210×210″][vc_column_text]Teatro Stabile dell’Umbria

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Mauro Monni e La solitudine del Re

Giovedì 16 gennaio, alle 21, al Teatro degli Illuminati di Città di Castello, fuori abbonamento, con La solitudine del Re vengono riproposti in teatro i 55 giorni di prigionia di Aldo Moro nel covo delle Brigate Rosse, dopo il drammatico sequestro culminato con l’eccidio di via Fani. Lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Mauro Monni ci fa rivivere i tremendi anni del terrorismo nel momento cruciale dell’attacco brigatista al cuore dello Stato. Mattina del 16 marzo 1978: giorno in cui il nuovo governo guidato da Giulio Andreotti stava per essere presentato in Parlamento per ottenere la fiducia, l’auto che trasportava l’onorevole Aldo Moro dalla sua abitazione alla Camera dei Deputati fu intercettata e bloccata in via Mario Fani a Roma da un commando delle Brigate Rosse. In pochi secondi, sparando con armi automatiche, i terroristi uccisero i due carabinieri a bordo dell’auto di Moro (Oreste Leonardi e Domenico Ricci), i tre poliziotti che viaggiavano sull’auto di scorta (Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi) e sequestrarono il presidente della Democrazia Cristiana. Dopo una prigionia di 55 giorni, durante la quale Moro fu sottoposto a un processo politico dal Tribunale del Popolo istituito dalle BR e dopo aver chiesto invano uno scambio di prigionieri con lo stato italiano, Moro fu ucciso. Il suo cadavere fu ritrovato a Roma il 9 maggio, nel bagagliaio di una Renault 4 parcheggiata in via Caetani, una traversa di via delle Botteghe Oscure, a poca distanza dalla sede nazionale del Partito Comunista Italiano e della sede nazionale della Democrazia Cristiana di Piazza del Gesù. La consapevolezza dell’uomo potente abbandonato al proprio destino, le meschine macchinazioni avvenute al di fuori della prigione col pretesto della “ragion di stato”, le ingerenze dei servizi segreti esteri, fanno di Aldo Moro una figura quasi uscita dalla penna shakespeariana. Un Riccardo III dei giorni nostri destinato al martirio nel nome della fermezza istituzionale, condannato da una giustizia miope cercata nell’uso di armi e violenza destinata inevitabilmente alla sconfitta e all’oblio. Le musiche originali composte dal compositore Marco Lamioni, i video realizzati dal regista Paul Cameron, restituiscono quel clima di smarrimento e indignazione che tanto sconvolse l’Italia intera.

Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.

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