[vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”17537″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full”][vc_single_image image=”22150″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”full” border_color=”grey”][vc_column_text]Facebook Cinema Teatro Esperia
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“il Teatro Esperia di Bastia Umbra riapre. Ecco la stagione 2014/2015”

Cinema Teatro Esperia

18 dicembre – 23 aprile 2014

Bastia Umbra

16 APRILE: UNA ESPLOSIVA MICHELA ANDREOZZI SUL PALCO DELL’ESPERIA PER RIDERE FINO ALLE LACRIME

Appuntamento per giovedì 16 aprile con Michela Andreozzi e il suo Maledetto Peter Pan, esilarante show a metà tra una commedia, uno stand-up e un monologo, in cui l’attrice porta in scena tutti i suoi personaggi. Lo spettacolo nasce dall’idea di raccontare, ridendo fino alle lacrime, un dramma che tutti conoscono: le corna. Ma non corna qualsiasi, piuttosto quelle generate dalla pericolosissima “Crisi di Mezza Età”, conosciuta anche come “Sindrome di Peter Pan”.

Bastia Umbra, 30 marzo 2015. Da poco abbiamo potuto gustare le sue grandi doti di attrice e comica nella trasmissione di successo “Tale e quale show” e tra pochi giorni la potremo vedere sul palco del Teatro Esperia con il suo Maledetto Peter Pan. Michela Andreozzi ci accompagnerà in una serata tutta da ridere.

Nello spettacolo l’attrice romana interpreta una quarantenne che subisce l’oltraggio antico e sempre nuovo dell’abbandono da parte del marito, tipico esemplare in piena “sindrome di Peter Pan” (da cui il titolo), e quindi spinto dal desiderio di godersi «quel che resta della sua gioventù», come avrebbe detto quell’allegrone di Sergio Endrigo, nelle braccia più giovani della segretaria.

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Lo spettacolo, un po’ monologo un po’ stand-up comedy, percorre tutte le fasi da manuale della donna tradita: la disperazione dell’abbandono trascorsa tra la catatonia sul divano con l’unico hobby di pettinare la tentazione del suicidio (la «risposta perfetta» al tradimento); il confronto con parenti e amici, una galleria di esilaranti personaggi tutti tratteggiati da Michela; il tentativo di farsi a sua volta un amante, dapprima pescando nel deprimente repertorio degli ex e poi cercando di porsi senza convinzione «su piazza»; le feroci autocritiche; l’odio, l’autolesionismo, l’euforia. Come finirà?

Una serie di emozioni e stati d’animo che si susseguono sul palco per mettere in scena una meditazione ilare, lieve, goliardica di un sentimento comune perchè’ tutti, in un momento o in un altro, ci siamo “rotti i denti” su quella meravigliosa, devastante, irrinunciabile avventura chiamata Amore che poi in fondo è la più comica delle tragedie.

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MICHELA ANDREOZZI

MALEDETTO PETER PAN

A metà tra una commedia, uno stand-up e un monologo, in cui l’attrice porta in scena tutti i personaggi, lo spettacolo nasce dall’idea di raccontare, ridendo fino alle lacrime, un dramma che tutti conoscono: le corna.

Ma non corna qualsiasi, piuttosto quelle generate dalla pericolosissima “Crisi di Mezza Età”, conosciuta anche come “Sindrome di Peter Pan”, una temibile patologia che colpisce gli uomini giunti alle soglie dell’età matura che male accolgono il cambiamento, vissuto più come l’inizio della fine.

La voce (rotta, disperata, cattiva ma sempre esilarante) della protagonista, racconta tutte le fasi dell’Elaborazione del Lutto: la Depressione sul Divano, il Confronto con parenti ed amici (che naturalmente già sanno), la ricerca di un Ex Disponibile alla Consolazione, la feroce Autocritica che sfocia nella Flagellazione.

Mille le domande che la protagonista si pone, e noi con lei: cosa fa funzionare una Coppia? Perché alcuni restano insieme ed altri no? A che punto sono i rapporti tra uomo e donna? La Coppia continua a rimanere un mistero, un tema da aggiornare costantemente perché i ruoli, le abitudini e il linguaggio si evolvono. Divertente, caldo, consolatorio e irriverente, “Maledetto Peter Pan” riguarda in ultima analisi ognuno di noi: tutti, in un momento o in un altro , ci siamo rotti i denti su quella meravigliosa, devastante, irrinunciabile avventura chiamata Amore . E lo faremo ancora.

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INTERVISTA A MICHELA ANDREOZZI

Michela Andreozzi e la commedia delle corna in Maledetto Peter Pan : dice l’attrice…

Michela Andreozzi torna sul palco con Maledetto Peter Pan, commedia sulle donne “vittime” di tradimenti generati dalla crisi di mezza età, conosciuta anche come Sindrome di Peter Pan. Colpisce solo gli uomini? “Sì, è tipica del maschio adulto che abbandona la sua compagna per rivolgersi verso nuovi pascoli più verdi, come direbbero a Quark. Per la donna è diverso: alcune si mettono con il maestro di tennis e si rifanno dalla testa ai piedi con il botox, ma è una reazione perché si sentono trascurate dal maschio.”

Porta in scena diversi personaggi. “Sì, sono circa venti, e ci sono solo io ad interpretarli. È uno spettacolo low cost, ma non low profile. È molto divertente, e per me è anche un bellissimo allenamento.”

Come si riconosce un uomo affetto dalla Sindrome di Peter Pan? “Si mette a dieta, fa tardi al lavoro, da apatico diventa iperattivo, va dal dentista e dal barbiere, si rifà il guardaroba, si fa crescere le basette e soprattutto si compra moto e giubbotto di pelle. In questi casi è sicuro: ha un’altra.”

Rimedi? “L’uomo va lasciato giocare, senza iper-responsabilizzarlo. Coltivare il Peter Pan del proprio compagno è molto importante.”

Tra i personaggi che interpreta nello spettacolo c’è anche la famosa regina dei salotti Azzurra Doffi Bolazzi, star dello show comico di Italia1 Colorado. “È una delle amiche della protagonista. E’ totalmente rifatta, direi imbalsamata. Lei è il contrario della Sindrome di Peter Pan: la donna congela il tempo che passa, l’uomo invece vuole tornare indietro.”

Sta continuando anche la tournee di A letto dopo Carosello.
“Sì, quello è uno spettacolo che ormai vive di vita propria. Ormai sono quattro anni che lo porto in giro, non mi servono nemmeno più le prove… Parla di una parte della mia vita, di quando ero piccola. Mi piacerebbe ricavarne un soggetto per un film.”

Un regista con cui vorrebbe lavorare? “Paolo Virzì. Ha una qualità registica in grado di tirare fuori l’umanità dolente anche da chi è più comico, cosa che mi interessa tanto.”

Progetti futuri? “Vorrei fare un corto sulle donne, che parli delle donne nel mondo del lavoro.”

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