[vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”15880″ img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”200×200″][vc_column_text]Teatro Stabile dell’Umbria
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Teatro della Filarmonica[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”3/4″][vc_column_text]

Romeo e Giulitetta | Teatro Filarmonica di Corciano | 23 marzo, h.21.00

Domenica 23 marzo, alle 21, al Teatro della Filarmonica di Corciano la storia d’amore più famosa di tutti i tempi, Romeo e Giulietta di William Shakespeare, con Lea Barletti, Dario Cadei, Ippolito Chiarello,
Angela De Gaetano, Filippo Paolasini, Luca Pastore, Fabio Tinella, la regia di Tonio De Nitto.

“Non ho più smesso di commuovermi – racconta Francesco Niccolini che ha curato l’adattamento e la traduzione – non tanto per la dolorosa storia d’amore di quei due ragazzini, ma per quei cinque cadaveri adolescenti che occupano la scena alla fine di tutto: cinque cadaveri e nessun motivo valido per morire, farsi uccidere o, peggio, darsi la morte. Tutto è gioco, tutto è capriccio, il ritmo e il tono scherzosi, la storia spesso comica, fino a prova contraria, fino al sangue versato, fino a un padre che dà della puttana alla figlia, fino alla morte dei compagni di gioco, fino al rimpianto più feroce e alla colpa. Come nel più classico dei casi da tragedia, la colpa dei padri, che – come scrive Pasolini – deve essere gravissima per meritare una così atroce punizione. Ed è questo il motivo per cui amo tanto “Romeo e Giulietta”: perché racconta la colpa più grave in assoluto di cui noi essere umani ci macchiamo e subiamo allo stesso tempo, la soppressione dell’infanzia e dell’adolescenza. Una soppressione che tutti piangono, perché tutti siamo stati ragazzi e poi tutto è finito. Lavorare, parola dopo parola, verso dopo verso, al “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare mi sembra il più bel modo per invecchiare senza perdere di vista l’importanza della giovinezza: la propria, quella dei genitori, e degli adulti che un giorno saremo: non c’è niente da fare, ci ricorda Shakespeare, la giovinezza morirà per tutti. A noi trovare un modo, un miracolo, perché non muoia. Allora impariamo le parole d’amore di Romeo e quelle di Giulietta, impariamole a memoria, par coeur, come dicono i francesi, ché è più bello.”

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Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. È possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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