Dancity presenta la mostra OPERARI_lavoro di forme, un progetto di Melissa Giacchi, 13 luglio h 19.00 | Eventi Umbria
OPERARI_lavoro di forme un progetto di Melissa Giacchi | video: Paolo Pinaglia / audio: Schroeders
presso Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi (PG). Inaugurazione sabato 13 luglio 2013 ore 19:00
Dopo il successo dell’ottava edizione del Dancity Festival – che si è svolta a Foligno il 27, 28 e 29 giugno scorsi – Dancity presenta l’inaugurazione della mostra OPERARI_lavoro di forme che si terrà sabato 13 luglio 2013 alle ore 19:00 presso il Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi (PG). Il progetto, realizzato da Melissa Giacchi – architetto d’interni, designer e curatrice di allestimenti e scenografie, parte attiva del col lettivo Dancity – con contributi video di Paolo Pinaglia e audio del duo Schroeders (tutti provenienti da Dancity) si inserisce nel quarto appuntamento della programmazione di Galleria Cinica, spazio curato da Carla Capodimonti e riservato ai giovani artisti all’interno di Correspondencia II, progetto di Maurizio Coccia e Mara Predicatori. La mostra – aperta dal giovedì alla do menica fino al 31 agosto, dalle ore 15:30 alle 18:30 – fa parte di Twenty!, la serie di iniziative legate al 20° anniversario dell’ex Flash Art Museum, che hanno già visto come protagonisti Diego Petroso, Diego Miguel Mirabella e Mauro Vitturini, cloro cloro cloro & lelimane.
OPERARI_lavoro di forme
OPERARI, termine che attinge dal latino ŏpĕro, o lavoro, si sviluppa come progetto strutturale di forme di matrice geometrica, ognuna delle quali collabora e quindi lavora con la sua adiacente in un linguaggio volumetrico che si concretizza nella terza dimensione. OPERARI è un metodo di lavoro e consiste in una serie di poligoni di cartone tagliati al laser, sottoposti ad un processo di sottrazione, assemblati poi manualmente fino a formare una successione di poliedri. L’installazione, precedentemente esposta in occasione della mostra dell’artista e graphic-designer Trevor Jackson durante il Dancity Festival 2012, si genera come intervento site specific in relazione ad una predeterminata struttura ambientale. Per Galleria Cinica il lavoro approfondisce i concetti di “macro” e “micro architettura” che si affrontano in riferimento all’ambiente e al rapporto con lo spettatore. Le due sale destinate all’intervento, di dimensioni diametralmente differenti, diventano l’input per lo sviluppo di OPERARI in grande e piccolo formato, come una seconda pelle: un tessuto volumetrico che si aggrappa alle superfici dello spazio in cui si espande proiettando l’osservatore in un’architettura di solidi. La sua conformazione e il suo sviluppo hanno come riferimento le strutture degli organismi multicellulari, nei quali le varie cellule differenziate assumono forme molto diverse, che rispondono a funzioni altamente specializzate. In questo modo l’installazione si snoda come un unico tessuto all’interno dell’ambiente espositivo, dando vita ad un sistema in movimento. Proprio grazie alla loro configurazione, i vari poligoni originano un rimodellamento dello spazio, completato con l’apporto di contributi audio del duo Schroeders e delle proiezioni video di Paolo Pinaglia, che giocano sul piano della percezione. Il risultato è un intervento meta-linguistico che si muove tra arte, architettura e design, in una comunione di intenti. Si ringrazia B-Trade per il materiale fornito.
CORRESPONDENCIA II
Correspondencia nasce da un gruppo di artisti che si sono aggregati in seguito ad un’esperienza di workshop condotta in Spagna nel 2011 da Jannis Kounellis. Il progetto, articolato in diverse occasioni espositive, approda ora a Palazzo Lucarini e diventa Correspondencia II. Il nutrito gruppo di artisti che sin dagli inizi partecipa si riunirà questa volta a Trevi, per dar vita a un laboratorio-residenza della durata di oltre dieci giorni, presieduto dallo stesso Kounellis, e ad una mostra collettiva finale. Così Twenty!, la serie di iniziative legate al 20° anniversario di Palazzo Lucarini, vedrà confrontarsi, in una mostra di grande impatto visivo, gli esiti di questo consesso davvero internazionale, con i lavori di Clara Carvajal (Spagna), Adriana Cerecero (Messico), Nicolás Combarro (Spagna), María Gimeno (Spagna), Aylin Önel (Turchia), Calixto Ramírez (Messico), Goethe Pontón (Messico), Rocío Sáenz (Messico), Justin Randolph Thompson (USA) e Juan Carlos Dávila Vera (Colombia).