Legato all’antica festa celtica di Samhain, questa festa rappresenta un importante momento di riflessione.

Le origini di Halloween, sono antichissime e risalgono al periodo in cui l’Europa era dominata dalla cultura celtica, prima quindi della venuta di Roma.

Si tratta quindi di una festività pre cristiana, di origine celtica, il cui nome originario, Samhain, significa “fine estate”. In quel periodo storico i contadini, concluso il lavoro nei campi ed effettuato l’ultimo raccolto, si concedevano alcuni giorni di festa prima di essere costretti a chiudersi in casa, con l’arrivo della stagione fredda. 

Gli antichi celti amavano la vita in ogni suo aspetto, onoravano la natura e i suoi passaggi ciclici. Tutte le festività pre cristiane, legate alle loro tradizioni, celebravano la vita, mai la morte o il dolore.

E’ evidente che non esistono legami fra questa festa e la figura di satana, dal momento che questa figura appare in un periodo storico successivo, legato alla tradizione cristiana, non alla tradizione celtica. I contadini credevano che in quelle particolari notti, i veli che separano il mondo dei vivi dal mondo dei morti, si assottigliassero, per permettere ai defunti di riunirsi alle loro famiglie e festeggiare insieme il raccolto.Da qui nasce l’usanza di lasciare latte e dolciumi fuori dalla porta di casa ed appendere fuori dalla porta delle lanterne che potessero indicare ai cari estinti, la via di casa. Le lanterne originariamente erano costruite con rape e cipolle perchè all’epoca non si conosceva la zucca! In quell’occasione i celti usavano spegnere i focolai domestici. 

Questa festa ha anche un risvolto esoterico, dove la parola esoterico non implica qualcosa di negativo, ma di nascosto, celato, in opposizione al termine exoterico. 

Gli studi esoterici sono gli studi sulla natura interna dell’uomo che riguardano quelle scienze che portano, attraverso l’introspezione, alla riscoperta di noi stessi, alla conoscenza della nostra “natura interna”, della Verità”.

Tornando ad Halloween ed andando indietro nel tempo, fino alla festa originaria di Samhain, vediamo quali importanti spunti di riflessione possiamo trarre da queste antiche celebrazioni.

Samhain: la parte fredda dell’anno

A livello metaforico, Samhain rappresenta il tempo del ritiro, del raccoglimento interiore. I giorni si fanno più brevi, le notti più lunghe, il sole muore apparentemente, ma noi sappiamo che tornerà a crescere, con il solstizio d’inverno. Morte e rinascita risultano dunque profondamente legate, come ben sapevano gli antichi, in un ciclo continuo.

E’ questo il momento ideale per distaccarsi dalla mondaneità e guardare dentro di noi, confrontandoci con la nostra interiorità. Nel periodo che va da Samhain al solstizio d’inverno, l’ombra interiore ci chiama e ci chiede di essere affrontata, guardata, riconosciuta ed integrata. Parlando di ombra interiore, non ci riferiamo a qualcosa di negativo, piuttosto a quelle parti di noi che ancora non conosciamo, che sono perciò nascoste, in ombra, ma richiedono di essere riconosciute, per permetterci di crescere e maturare.

Si tratta di un momento importante, che ci permette di conoscerci in maniera più profonda, di riposarci e rinnovarci, in attesa di una nuova primavera.

Buon Halloween!

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