Il 16 luglio, alle ore 21:30, a Foro Boario, Ostuni, il M° Maurizio Mastrini si esibirà nel recital “EMOTION PIANO TOUR MUSIC”, nell’ambito di Ars Nuova, il festival di Ostuni, nato da un’intuizione del direttore artistico Dott. Gaetano Sansone. Questo festival, alla sua prima edizione, vuol diventare un punto di riferimento per la nuova musica classica rappresentata dal M° Giovanni Allevi e dal non meno quotato M° Maurizio Mastrini. Proprio quest’ultimo pianista rappresenta oggi in Italia e nel mondo un elemento di assoluto valore artistico, sia per la sua capillare preparazione tecnico musicale, Mastrini infatti è pianista, compositore, direttore d’orchestra, direttore dell’Accademia Nazionale d’Arte Musicale, che per la sperimentazione costante che applica alla musica. Per conoscere meglio il suo mondo abbiamo voluto fargli qualche domanda.

Da cosa nasce la necessità di sorprendere ad ogni esibizione con situazioni particolari?

“Diciamo che nulla nasce a tavolino, è una mia prerogativa cercare sempre emozioni nuove che possono nascere dal trovare un location insolita per un concerto oppure dall’applicare delle formule matematiche alla mie composizioni.”

Che rapporto c’è tra la matematica che risulta comunque una materia “fredda” e la musica che invece è arte emozionale?

“La matematica l’intendo nel senso della schematicità compositiva, nel numero di note che inserisco in un brano, oppure in delle vere e proprie formule numeriche, ma quando mi siedo al pianoforte tutto quello che è numero si tramuta in emozioni per me e per il pubblico, basta vedere quante persone al termine dei miei recital arrivano con le lacrime agli occhi.”

Cosa ne pensa del nuovo mondo musicale che rappresenta, sarà una nuova corrente musicale che troverà spazio nella storia della musica?

“Francamente questo non lo so, sarà il tempo a determinare se quello che sto facendo io e i miei autorevoli colleghi passerà alla storia come un nuovo periodo musicale in Italia e nel mondo. C’è da dire che il seguito della gente è decisamente  interessante, però ci tengo a sottolineare che io non voglio e non credo di rappresentare un nuovo Mozart o un nuovo Bach, per quanto mi riguarda la mia musica è molto semplice e quando inizio i miei concerti spiego al pubblico che se è venuto per ascoltare un nuovo Mozart ha sbagliato sede del concerto. Con questo non voglio sminuire quello che sto facendo, ma credo che questa nuova corrente musicale venga definita la nuova musica classica perché usa degli strumenti acustici classici prestati ad un genere popolare. Il Maestro Allevi che riesce ad avere 7.000 / 8.000 persone per un suo concerto rappresenta appunto un fenomeno popolare, ben differente da quel fenomeno ‘elitario’ che fu la musica che oggi definiamo classica alcuni secoli orsono”.

Che rapporto ha con chi rappresenta oggi la musica classica pura?

“Ho molta ammirazione per i giovani promettenti concertisti Italiani e stranieri e quando li sento suonare provo gioia per le loro capacità artistiche e tecniche, però nello stesso tempo provo un po’ di tristezza perché mi rendo conto come spesso rimangano grandi talenti inespressi. Io vengo dalla musica classica nel vero senso della parola, che non vuol dire solo essere diplomato in conservatorio, ho avuto la fortuna di studiare con il Maestro Vincenzo Vitale di Napoli e quando da ragazzino preparavo le lezioni con lui studiavo 10 / 12 ore al giorno, il mio pianoforte ha i tasti d’avorio consumati per le ore che ci ho passato sopra e, malgrado la mia carriera fosse soddisfacente, dieci anni fa dovetti interromperla perché non si guadagnava nulla. Poi, da due anni a questa parte, con questa intuizione nata da un sogno di leggere le partiture al contrario le cose sono cambiate, il mio nome ha iniziato ad apparire nei giornali, nei media televisivi e da lì ho ripreso a suonare, scoprendo un mondo nuovo, fatto anche delle mie composizioni e delle mie sperimentazioni.”

Dunque ci sta dicendo che lei, Allevi, Einaudi etc. siete dei miracolati?

“Voglio precisare che il nostro pianismo lo si può sostenere anche senza passare ore ed ore sul pianoforte per necessità tecniche, ci sono delle ottime intuizioni musicali nella composizione, ma va fatta una distinzione ben precisa con quello che invece rappresenta il vero pianismo dei mostri sacri dello strumento. Non sarebbe giusto paragonarci a chi oggi passa ore ed ore a studiare passi tecnici di Brahms, Listz etc. etc. “

Veniamo all’Ars Nuova, festival musicale di Ostuni, c’è il suo zampino nella scelta del nome?

“Quando il mio stretto collaboratore, il Dott. Gabriele Principato, è entrato in contatto con il Dott. Gaetano Sansone ed abbiamo scoperto cosa doveva rappresentare questo festival, abbiamo voluto suggerire un nome che fosse vicino ad un periodo storico importante per la musica, come è stata l’ARS NOVA, e cosi è nata l’idea di porre una modifica a NOVA con NUOVA. Poi è stato grandissimo lo stesso Sansone che in pochissimo tempo ha messo in piedi un autorevole festival che vede come massimo rappresentante il M° Giovanni Allevi.”

Che rapporto ha con il maestro Allevi?

“Purtroppo nessuno, il Maestro è diventato una star e credo che i grandi impegni gli impediscano di rapportarsi con i semplici contatti che la vita quotidiana offre. Ho cercato di contattarlo più volte passando per le vie delle persone che lo rappresentano ma non ho mai ricevuto nessuna risposta, credo che mantenere rapporti quando si è a quei livelli sia davvero difficile. Poi ho saputo che da poco ha avuto un bimbo pertanto presumo che il tempo libero che ha lo dedichi al piccoletto.”

L’appuntamento per un nuovo viaggio emozionale con il Maestro Maurizio Mastrini è il 16 luglio, alle ore 21:30, a Foro Boario, Ostuni, per il recital “EMOTION PIANO TOUR MUSIC”.

Per info: WWW.MAURIZIOMASTRINI.COM

Ufficio Stampa M° Mastrini

Mob.: +39 3391434779

E-mail: info@mastrini.com

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