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URBAN LIVE CLUB

Snow in Damascus

Venerdì 15 febbraio 2019 | Perugia

Venerdì 15 febbraio si festeggiano gli 11 anni del venerdì dell’ Urban, quel Friday I’m in rock che è diventato ormai parte integrante della vita della nostra città. 

Concerti da tutto il mondo, artisti italiani scoperti appena prima che diventassero grandi, le mitiche feste, una serata che non smette mai di emozionare.

Occasione speciale, concerto speciale: sul palco del Friday salgono gli Snow in Damascus, gruppo tifernate che unisce elettronica e melodia in un mix di suono che riesce a coinvolgere l’ascoltatore sin dal primo ascolto.

Gli Snow In Damascus!, di base a Città di Castello, sono composti da Gianluca Franchi (voce e chitarra), Ciro Fiorucci (batteria ed elettronica), Giorgia Fanelli (elettronica e voce), Matteo Bianchini (basso ed elettronica) e Michele Mandrelli (elettronica e voce). Il gruppo ha esordito nel 2014 con l’album “Dylar” (Stoutmusic). Il loro ultimo disco, “Unconscious Oracle” ,è stato registrato e mixato da Michele Pazzaglia e Michele Mandrelli presso gli studi Jam Recordings e CurtainLab di Città di Castello. Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Mastering di Faenza.

UNCONSCIOUS ORACLE

Due spazi. A separarli, per alcuni di noi una piccola intercapedine, per altri una sottile crepa. L’intercapedine rimarrà della sua larghezza, mentre la crepa potrebbe espandersi, con effetto disastroso, o liberatorio.

Due spazi. Il primo è la scelta di sottrarsi, l’arte della discrezione: il venir meno pur essendo presenti. Il secondo è invece un’estrema e involontaria forma di quella stessa discrezione: un’improvvisa e fugace cecità, e la ricompensa – o risarcimento – che ne deriva, ovvero un piccolo, laico e intimo potere divinatorio, un’inattesa capacità d’istantanea visione e sussurrato racconto.

Due spazi. Ed è proprio nell’intercapedine o nella crepa che li separa che si colloca “Unconscious Oracle”: è in quel vuoto divisorio che i brani del secondo album degli Snow In Damascus! sono spuntati e fioriti. Sono stati concepiti attraverso un approccio che offre il fianco senza troppa resistenza a definizioni quali electrofolk, folktronica, alternativa, shoegaze, e così via.

“Unconscious Oracle” è un disco sul bisogno e sulla scelta di ritirarsi nella discrezione e, attraverso tale sottrarsi, su quegli attimi di cecità che, consapevoli o meno, tutti esperiamo. I suoi dieci brani finiscono per porci di fronte a un rischio decisivo: scoprire che “intercapedine” e “crepa”, tanto nei possibili sconvolgimenti tellurici delle nostre vite quanto nella loro ingannevole placida quotidianità, non possono essere che sinonimi.

Il 19 gennaio è uscito UNSOCIAL CONCOURSE , Ep di Renix del disco “Uncounscious Oracle”. In consolle Fab. e Fooly e, prima del concerto,  dj set Friday Story. Canzoni sparite nel tempo, tesori nascosti, di tutto di più dagli archivi del passato.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”46001″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_video link=”https://www.youtube.com/watch?v=2KPhgyGo0CE” title=”Snow in Damascus – Falling Upwards – RGS Parlo con le canzoni”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

URBAN LIVE CLUB

Legowelt | Tangram

Sabato 16 febbraio 2019 | Perugia

Sabato 16 febbraio altro appuntamento per Tangram con il concerto di Legowelt.

Al secolo Danny Wolfers, Legowelt è uno dei produttori di musica elettronica contemporanea più interessanti, coinvolgenti ed entusiasmanti degli ultimi 20 anni. Direttore di una fanzine cyberpunk online e cultore sci-fi, affascinato dal misticismo, l’occulto e dai riti medievali. Fin dai primi anni ’90, quando è emerso nella scena della West Coast olandese e della famiglia Intergalactic FM, è diventato un membro fondamentale di quella troupe che si ispira ai pionieri di Detroit e Chicago. Un mix poliedrico di techno, electro, Chicago house e atmosfere futuristiche dagli anni ‘70 e ‘80. Un gusto ampiamente rappresentato in oltre venti anni di carriera tra synth e drum machine, una vita artistica sconfinata tra LP ed EP. Retro-futurista e mai banale, Danny Wolfer rimane una garanzia ancora oggi per chi ha il piacere di assistere ad una sua performance.

Prima e dopo il concerto in consolle
– Max-P
– Stefano Tucci 
– Val Maz

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