Il Telepass è nato agli inizi degli anni ’90 riscuotendo subito consensi e successo. Dal 1998, tutti i caselli autostradali in Italia supportano questa tecnologia; proprio nel 1998 gli apparecchi circolanti erano già un milione, nel 2004 avevano superato i quattro milioni. Dal 2005 è operativo il servizio Telepass anche a tutti i motoveicoli abilitati a viaggiare in autostrada.
Il Telepass è un trasponder attivo, operante a 915 Mhz. Permette agli automobilisti di passare attraverso il casello autostradale senza doversi fermare, pagando la somma richiesta per aver usufruito del servizio autostradale. Deve essere messo nei pressi dello specchietto retrovisore, così quando l’auto è nei pressi del raggio di azione del reader Rfid presente al casello (a circa 20 metri di distanza), il trasponder comunica il proprio UId. Si tratta di un codice identificativo associato al conto corrente bancario di chi ha un contratto Telepass. Grazie a questo escamotage, il pagamento del pedaggio autostradale avviene in automatico e le sbarre si alzano, permettendo all’automobilista di transitare senza fermarsi.
La Società Autostrade guarda al futuro. Ci sono infatti progetti pilota per poter valutare le prestazioni di un trasponder passivo a 13,56 Mhz. Potrebbe venire usato per funzioni multiple: il pagamento del pedaggio a bassa velocità, il pagamento del rifornimento di benzina, gli acquisti negli Autogrill, la scheda telefonica e altro.