Teatro Lyrick, Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini ed Elena Santarelli tra le star della stagione di prosa 2013/2014 | Eventi Umbria
Questa mattina alle ore 11.30 nella Sala Fiume della Sede Regionale di Palazzo Donini, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della stagione di prosa 2013/2014 del Teatro Lyrick di Assisi. Presenti tra gli altri il Sindaco di Assisi Claudio Ricci, l’Assessore Moreno Massucci e Paolo Cardinali, direttore artistico del Teatro Lyrick. “Molti nomi noti e spettacoli popolari per coniugare emozioni e qualità”, cita il Sindaco Claudio Ricci.
Paolo Cardinali ha ricordato che lo “stile Lyrick” rimane immutato, con musical, commedie musicali, spettacoli italiani, internazionali e balletti, curando in particolare la qualità e l’accoglienza delle compagnie e del pubblico con un modello di gestione che “ottimizza i costi” e ha collocato il Lyrick tra i migliori teatri italiani “di genere”.
Oltre 16 titoli e tra i musical si citano Aggiungi un Posto a Tavola (su concessione del teatro Sistina), Grease e Cenerentola (Compagnia Della Rancia), Cantando Sotto la Pioggia e tra gli artisti dello spettacolo televisivo Renzo Arbore con l’orchestra italiana, Cristian De Sica, Massimo Ghini, Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli, nonché comici come Ficarra & Picone e Maurizio Battista; tra i balletti internazionali l’atteso Les Ballets Trockadero de Monte Carlo.
Dal mese di ottobre (citano il Sindaco di Assisi Claudio Ricci e l’Assessore Moreno Massucci, presenti alla conferenza stampa), vicino al Teatro Lyrick, sarà inaugurato e fruibile il nuovo Pala Eventi (capienza sino a 3000 persone), che amplia le attività socio culturali anche legate alla candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019.
Grease | La Rancia, 5 – 6 novembre Un cast tutto nuovo per il musical italiano di maggior successo di tutti i tempi. La Compagnia della Rancia celebra insieme al pubblico i sedici anni dello spettacolo. Poiché l’essenza di “Grease” è la sua giovanile esuberanza, può sembrare strano parlare di “avvento di un’ era”. Rimane comunque il fatto che “Grease” ha quasi trenta anni. La sua genesi risale al 5 febbraio 1971, quando una coppia di attori disoccupati, Jim Jacobs e Warren Casey, decisero di concretizzare una loro idea di musical che stavano già esaminando da un po’’ in un teatro sperimentale di Chicago. Lo chiamarono “Grease” volendo evocare lo stile degli ultimi anni ‘50: capelli tirati indietro con brillantina e grassi fast food.
Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana | 15 musicisti sul palcoscenico, 8 novembre Sono quasi vent’anni che lo showman italiano più conosciuto nel mondo gira ininterrottamente con la sua Orchestra, da un’estremità all’altra, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada con innumerevoli concerti acclamatissimi ovunque, in un clima da record. In questi anni Arbore – facendo presa sul pubblico di qualsiasi latitudine – ha ottenuto tantissimi premi e riconoscimenti, quantità di spettatori, cifre da “capogiro” che hanno premiato lo spirito assolutamente travolgente e contagioso dell’artista. Il nuovo spettacolo sarà ancora grande show (dalle canzoni napoletane ai grandi successi televisivi a quelle sonorità che Arbore chiama le canzoni della memoria) con escursioni verso le musiche del sud del mondo.
Les Ballets Trockadero de Monte Carlo | L’evento mondiale della danza 12 novembre Fondati nel 1974 da un gruppo di appassionati di danza che si divertivano a mettere in scena in modo scherzoso il balletto classico tradizionale presentandolo in parodia e en travesti, LES BALLETS TROCKADERO DE MONTE CARLO presentano i loro primi spettacoli Off-Off-Broadway a tarda sera. Ben presto, i Trocks, come vengono affettuosamente chiamati, si sono guadagnati un’ottima recensione di Arlene Croce sul New Yorker; questa, insieme alle successive entusiastiche critiche sul New York Times e sul The Village Voice, permise loro di conquistare il consenso del pubblico e della critica. A metà del 1975, il loro amore nei confronti della danza, il loro approccio comico e la scoperta che gli uomini riescano a danzare sulle punte senza cadere rovinosamente a terra, viene notato non solo a New York ma ben oltre. Articoli ed interviste pubblicati su Variety, Oui, The London Daily Telegraph e le foto di Richard Avedon su Vogue, rendono la Compagnia famosa a livello nazionale ed internazionale.
Aggiungi un posto a tavola con Arianna Bergamaschi – regia di Fabrizio Angelini, 7 – 8 dicembre Una grande opportunità per la Compagnia dell’Alba, che nasce come “costola” professionale dell’Accademia dello Spettacolo di Ortona, e un grande appuntamento per tutti gli appassionati, che potranno godere del ritorno in scena della famosa commedia musicale di Garinei e Giovannini, scritta con Iaia Fiastri, con le musiche del Maestro Armando Trovajoli. Il progetto e la direzione musicale sono curati dal giovane Maestro ortonese Gabriele De Guglielmo, titolare dell’Accademia dello Spettacolo, mentre la regia e le coreografie sono riprodotte da Fabrizio Angelini, regista di alcuni tra i più importanti spettacoli musicali degli ultimi anni (Bulli e pupe, Rent, Francesco il Musical, Jesus Christ Superstar, Aladin, W Zorro…), coreografo e performer di numerosi lavori per la Compagnia della Rancia e per Gigi Proietti, e regista residente della Stage Entertainment per Mamma Mia! e La Bella e la Bestia. “Aggiungi un posto a tavola” vanta la partecipazione di ARIANNA (lo stesso giorni del debutto esce in Italia la versione italiana di Sexy people) nel cast, come special guest nel ruolo di Clementina. Una performer internazionale che è stata protagonista di musical e di spettacoli di prosa come Un mandarino per Teo, Il mago di Oz, Sogno di una notte di mezza estate, Pinocchio, La bisbetica domata, Romeo e Giulietta, Masaniello e La Bella e la Bestia, campione di incassi dal 2009 al 2011.
Tres Anna Galiena, Marina Massironi, Chiara Noschese e Sergio Muniz, 13 dicembre Tre amiche inseparabili al liceo si ritrovano dopo più di vent’anni, hanno avuto tre vite diverse, con esperienze diverse. Marisa (Anna Galiena) è un’affermata conduttrice televisiva. Carlotta (Marina Massironi) ha divorziato da un marito che la tradiva, ha perso molti chili dal liceo e vive sola con il suo gatto. Angela (Chiara Noschese) ha da poco perso il marito e fatica a sbarcare il lunario. Tre donne con un passato completamente diverso che però hanno una cosa in comune, non sono più giovanissime e nessuna di loro ha mai avuto un bambino. Dopo una notte folle tra risse, recriminazioni, risate e alcool giungono ad una conclusione: rimanere incinta insieme e dello stesso uomo. Reclutano così un “prescelto” che, nel loro ricordo, rappresenta e corrisponde all’uomo ideale. Farà quindi ingresso nella vicenda anche un uomo, Adalberto (Sergio Muniz), che però nasconde un segreto… La storia si svilupperà con un finale a sorpresa, paradossale, toccando con levità argomenti come la solitudine, l’infedeltà, la prostituzione, la maternità. “Tres” è una macchina comica, un intreccio di situazioni esilaranti e irriverenti, nata dalla prolifica penna di Juan Carlos Rubio, che in Spagna ne ha curato anche la regia.
Quando la moglie è in vacanza Massimo Ghini e Elena Santarelli 9 – 10 gennaio Il testo di Gorge Axelrod debuttò a Broadway nel 1952 con un notevole successo di critica e pubblico. Ma la sua vera consacra- zione internazionale avvenne nel 1955 attraverso l’adattamento cinematografico di Billy Wilder. E’ una commedia che nel 2000 è stata inserita, dall’American Film Institute, al 51° posto tra le cento migliori commedie americane di tutti i tempi. Praticamente un classico della modernità. Il titolo originale “The seven year itch” (Il “prurito” del settimo anno) contiene forse più informazioni della seppur felice traduzioni italiana “Quando la moglie è in vacanza. E’ una commedia sulle manie erotiche dell’uomo medio e al tempo stesso una feroce satira di costume contro il perbenismo di una certa “middle class” che sembra non avere epoche e che viene messa a confronto con le ambizioni di una ragazza che cerca di ridisegnare una propria personalità attraverso l’impegno nel mondo patinato della pubblicità, della moda o dello spettacolo in generale. Fa da detonare la prorompente fisicità della ragazza che come un uragano entra nella banale quotidianità di un maschio irrisolto. Un maschile che più che subire l’attrazione femminile sembra essere spaventato da quell’apparentemente irraggiungibile opportunità. Considerando che sono passati più di sessant’anni dal suo debutto, il testo mantiene ancora intatta la freschezza di uno sguardo sui comportamenti e le relazioni tra maschi e femmine. Anche se sorprendente, la drammaturgia, oltre che divertire, inquieta anche un po’…
Sugar…a qualcuno piace caldo | Justine Mattera, Christian Ginepro e Pietro Pignatelli, 21 – 22 gennaio Federico Bellone dirige il revival del musical “A qualcuno piace caldo”, tratto dal celebre film del 1958 diretto da Billy Wilder e definito “la migliore commedia della storia del cinema”. Qualche anno dopo venne affidato a Stone, Styne e Merrill, celebri autori di musical e film, il compi- to di trasportare la storia dallo schermo al palcoscenico, trasformandola in un musical. Era il 1972 e “Sugar”, come venne intitolata la versione teatrale, andò in scena a Broadway. Siamo a Chicago nel 1929. Joe e Jerry sono due musicisti squattrinati. Un giorno assistono casualmente alla strage di San Valentino, in cui gli uomini di Al Capone, comandati da Ghette, fanno una strage. Per nascondersi, i due amici si inseriscono, fin- gendosi donne, in una piccola orchestra tutta femminile diretta a Miami. Così travestiti, partono con “Sweet Sue e la sua banda” per Miami. I due fanno subito amicizia con Sugar (Zucchero Candito), splendida cantante del gruppo. Sugar confida alle due nuove “amiche” la sua intenzione di trovare un miliardario in Florida e di sposarselo, ma per “Josephine” e “Daphne”, obbligate a non rivelare la loro vera identità, sarà l’inizio di un’esilarante serie di equivoci.
Christian De Sica Cinecittà, 4 – 5 febbraio Come si chiamano gli studi cinematografici in Francia? E in Inghilterra? E in Germania? Se escludiamo gli addetti ai lavori e i diretti interessati, nessuno lo sa. Oltre ad “Hollywood”, l’unico altro ter- mine conosciuto universalmente è ”Cinecittà”. Cinecittà: una sola parola che racchiude insieme un meraviglioso mondo, un secolo di storia del cinema fatta da geni dell’arte ma anche da migliaia di comparse, fatta di indimenticabili musiche, parole e canzoni. Una storia che appartiene alla cultura italiana ma che è stata basilare per tutto il cinema a livello internazionale. Il rapporto fra Cine- città e Christian De Sica è profondo già da prima della sua nascita grazie al padre Vittorio e alla madre Maria Mercader. Christian cresce a Cinecittà prima da adolescente come comparsa e poi da attore affermato vivendo la profonda trasformazione di Cinecittà che ora strizza l’occhio anche al mondo della televisione.
Futura. Omaggio a Lucio Dalla Balletto di Roma, 12 febbraio Dare un volto ai protagonisti della musica di Dalla, un panorama ai suoi paesaggi, uno sguardo ai suoi eroi può essere fatto solo andando a scoprire nell’intimo le sue melodie, i suoi suoni, le sue parole. È per questo che la parte centrale e fondamentale del la- voro sarà quella di comporre un’originale colonna sonora andando a ricostruire, da dentro, quella musica, quelle visioni. Grazie alla collaborazione di Sony Music e degli studi di registrazione storici di Lucio, non ultimo il suo personale studio di Via D’Azeglio a Bologna, Roberto Costa, storico musicista e amico di Dalla, riassemblerà le tracce dei brani scelti per lo spettacolo facendo un lavoro simile a quello che Gorge Martin, storico produttore dei Beatles, ha fatto con le canzoni del quartetto di Liverpool per rea- lizzare “Love” colonna sonora di un fantastico show del Cinque du Soleil. Su questa traccia, che non dimenticherà di utilizzare anche di “parlati” originali dell’artista, danzerà il Balletto di Roma, compagnia di danza contemporanea fra le più importanti e attive del panorama nazionale. La direzione artistica e la regia del progetto è affidata a Giampiero Solari, che di Lucio è stato collaboratore e amico, e le coreografie a Roberto Castello, che invece non solo non ha mai avuto la fortuna di conoscerlo ma, pur ammirandone molto la scrittura, non ha mai incrociato il suo percorso con la musica leggera italiana in generale. Un accostamento però solo a prima vista incongruo o bizzarro, in quanto nasce proprio dal desiderio di superare e rompere antichi luoghi comuni, facendo dialogare gli universi di due artisti, diversissimi sì per storia e inclinazione artistica, ma comunque accomunati dall’essere in- stancabili sperimentatori di modi sempre nuovi per raccontare il mondo al di là delle convenzioni e dei pregiudizi, e soprattutto da un sincero amore per l’imprevedibile asimmetria dell’umanità.
Maurizio Battista Oggi non è giornata, 28 febbraio Fedele come sempre alle tematiche del quotidiano, riviste e corrette dalla sua inesauribile vena sarcastica, Maurizio Battista presenta quest’anno un nuovo spettacolo, tutto basato su una giornata tipo. Alla consueta domanda di chi ci incontra: ‘come va? Rispondiamo con la consueta risposta ‘Oggi non è giornata’. Si tratta di una locuzione che appartiene al mondo del qui e adesso, un’espressione idiomatica che – negli ultimi tempi soprattutto – è diventata una sorta di intercalare di tantissime persone. “Quando diciamo ‘oggi non è giornata’ – dice Battista, mettiamo la persona che abbiamo di fronte davanti ad un muro; più che una frase comune è un arma di difesa, un giubbotto antiproiettile. È un passe-partout che aiuta a svincolarsi da persone inopportune e circostanze irritanti”.
Signori…le patè de la maison Sabrina Ferilli, Maurizio Micheli e Pino Quartullo, 4 – 5 marzo Cosa c’è di meglio di una cena tra le mura domestiche, a base di simpatia rispetto e cordialità!?…Cosa c’è di più rassicurante, se per questa cena la padrona di casa è in cucina sin dalle prime ore dell’alba per allietare gli ospiti con imprevedibili manicaretti!?…E cosa c’è di più tenero, se una coppia di innamorati approfittano di questa cena per annunciare l’arrivo del loro primo bebè? E cosa di più romantico se il futuro papà di quel bebè è il fratello della padrona di casa, felicemente sposata con un uomo che non disdegna affatto sentimenti umani, senso dell’ironia e valore dell’amicizia a dispetto dell’insulso peso del danaro, che gli ha imposto categoricamente di non offrire al ristorante “questa cena” ai suoi rispettabili cognati!? …E cosa c’è di più idilliaco, se a questa cena è invitato anche il grande amico di infanzia della nostra padrona di casa, e cosa di più dolce se costui è teneramente ed ostinatamente single!? Sembrerebbe la cena modello, la cena del secolo, la cena per antonomasia…ma se a preparare tutto quanto è la nostra cara padrona di casa, sapientemente diretta dalla stravagante sagacia di sua madre e allora il pasticcio è servi- to… “Signori…le paté della maison!”
Oblivion Othello la h è muta, 14 marzo 2013. 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi. 200 anni dalla nascita di Richard Wagner. 10 anni di Oblivion. Nel 1603 Shakespeare scrive Othello. Otello è la prima parodia mai scritta dagli Oblivion. Otello è la prima opera di Verdi in cui si avverte chiaramente l’influsso di Wagner. Otello è anche la prima parodia mai scritta dagli Oblivion. L’inevitabile si è compiuto Un nuovo progetto speciale per gli Oblivion! Due secoli di critica musicale e teatrale condensati in una rivoluzionaria scoperta: la differenza tra l’Otello verdiano e quello shakespeariano? E’ l’H…. Il doppio bicentenario Verdi–Wagner comicamente profanato alla maniera degli Oblivion… Gli Oblivion, ancora in tour con OBLIVION SHOW 2.0: IL SUSSIDIARIO, accolgono la sfida lanciata dalla numerologia dando vita ad un evento eccezionale: OTHELLO, LA H E’ MUTA.
Il cigno nero | Gran Galà della Danza, 28 marzo Dal successo del film, alle scene dei teatri italiani, il Gran Gala “Cigno nero” sarà presentato con le stelle di American Ballet Theatre, Opéra de Paris, Teatro alla Scala di Milano, MaggioDanza e Teatro dell’Opera di Roma. L’uscita cinematografica del film di Darren Aronofsky Black Swan conferisce, sicuramente, una nota aggiuntiva all’indiscussa fama del celebre balletto Il Lago dei Cigni: l’opera – frutto alla fine del XIX secolo della collaborazione tra il genio di Tchaikovsky e Marius Petipa – che da decenni appassiona spettatori di tutto il mondo. Pagine di giornali e trasmissioni televisive hanno parlato di questo titolo, partendo dalla fortunata pellicola vincitrice di numero- si premi (Natalie Portman è stata premiata con l’Oscar alla miglior attrice).
A.A.A. Cercasi Cenerentola, Paolo Ruffini e Manuela Frattini – Compagnia della Rancia, 1 – 2 aprile Uno spettacolo interamente pensato e realizzato per i bambini: Cenerentola. La Compagnia della Rancia porta in scena questa favola dal 1988 in uno spettacolo che riecheggia gli anni ’50, arricchito dal ritmo e dalla spettacolarità della commedia musicale; Cenerentola è stato, infatti, il primo musical scritto dal regista Saverio Marconi, ispirato alla fiaba tradizionale di Perrault. Cenerentola, la Fata, la Matrigna, le Sorellastre, il Principe, sono personaggi che tutti hanno nel cuore: li abbiamo incontrati nelle nostre fantasie di bambini, cercati tra le pagine dei libri e poi rivisti al cinema, attraverso le geniali invenzioni di Walt Disney. Una favola a lieto fine che, tra gli applausi, farà riflettere i piccoli spettatori: anche i “cattivi” forse saranno perdonati. È l’occasione giusta per far avvicinare i bambini al teatro attraverso spettacoli di grande qualità, divertenti, ma al tempo stesso ricchi di valori.
Cantando sotto la pioggia | Compagnia Corrado Abbati, 10 aprile La nuova produzione della Compagnia Corrado Abbati, che debutterà a novembre 2013, è l’allestimento, in esclusiva per l’Italia, di Cantando sotto la pioggia (Singin’ in the Rain), il celebre musical di Broadway reso famoso dal film diretto nel 1952 da Stanley Donen e Gene Kelly e interpretato da Gene Kelly, Debbie Reynolds e Donald O’Connor. Le musiche sono di Nacio Herb Brown, tra le canzoni più celebri che il pubblico potrà ascoltare in versione italiana, You Are My Lucky Star, Good Morning e la stessa Singin’in the Rain. L’allestimento si avvarrà della collaborazione dell’inglese “Up Stage Designs” e dei suoi scenografi Phil R. Daniels e Charles Cusick Smith, autori di un’inedita messa in scena multimediale che avrà per filo conduttore l’ambientazione cinematografica. Giudicato dalla critica più autorevole come il miglior musical di tutti i tempi, Cantando sotto la pioggia è diventato il titolo-simbolo del teatro musicale americano.