Domani, 27 maggio, atto finale di Young Jazz Festival. Con “Jazz in cantina” torna il consueto incontro tra il festival e l’evento Cantine Aperte: i Flying Padres si esibiranno presso l’azienda vinicola Scacciadiavoli di Montefalco con inizio concerto alle ore 17.00.  Domenica si chiuderà anche il workshop fotografico “Musica da guardare – Fotografare il jazz” curato da Andrea Boccalini. Questa sera invece (sabato 26 maggio, ore 21.30) l’esibizione di Giovanni Guidi & The Unknown Rebel Band si svolgerà presso l’Auditorium San Domenico e non più come previsto in precedenza a palazzo Trinci

FOLIGNO – In questi giorni Young Jazz Festival si sta confermando un palcoscenico privilegiato che dà spazio alle note dei giovani, e non solo, talenti del jazz, ma che consente anche attraverso la musica di valorizzare le tante eccellenze del territorio, sia artistiche, ambientali che enogastronomiche. Il jazz è ideale colonna sonora della città di Foligno, con un Festival grande protagonista in grado di creare un forte legame tra musica, beni culturali e prodotti tipici, e quindi tra le straordinarie ricchezze del territorio. Dopo l’iniziativa “Aspettando Young Jazz Museum”, realizzata per far conoscere attraverso ingressi a tariffe promozionali i musei di Bevagna, Spello, Montefalco e Trevi, ecco l’altra uscita fuori dai confini della città prevista in questa edizione.

Non mancherà infatti anche quest’anno il consueto incontro tra il Festival e l’evento Cantine Aperte: a riguardo torna il “Jazz in Cantina”, con l’iniziativa prevista per domani (domenica 27 maggio). Per l’occasione l’azienda vinicola Scacciadiavoli di Montefalco ospiterà alle ore 17.00 un appuntamento della rassegna jazzistica con il concerto dei Flying Padres, ovvero un incontro-scontro tra alcuni membri di “El Gallo Rojo” – uno dei collettivi di musica creativa più esplosivi della penisola – e la musica dei Meters.

Guidati da Piero Bittolo Bon, sassofonista tra i più apprezzati della scena italiana questa volta in veste di bassista elettrico, i Flying Padres esplorano i meandri più nascosti dei brani della band di New Orleans che ha forgiato il linguaggio del funk, anche con mezzi non convenzionali, senza però mai perdere di vista l’immediatezza ed il groove che li rendono unici. Un progetto/tributo originale e creativo che vede al fianco di Bittolo Bon, Nelide Bandello alla batteria, Alfonso Santimone alle tastiere e all’eletttronica, Enrico Terragnoli alla chitarra e al podophono.

La giornata finale di Young Jazz vedrà anche la conclusione del workshop fotografico “Musica da guardare – Fotografare il jazz”, che come nelle prime due edizioni è stato curato da Andrea Boccalini, uno dei più giovani ed esperti fotografi musicali in circolazione. Il corso, dopo aver affrontato nella prima parte la ritrattistica situazionale ora sta affrontando la fotografia di scena. Un laboratorio rivolto a giovani e non, amanti della fotografia e della musica. Le lezioni teoriche si stanno tenendo presso l’Ostello Pierantoni a Foligno, mentre l’applicazione pratica in varie location durante i sound-checks, i concerti e gli eventi del Festival con sessioni fotografiche che sono organizzate al fine di mettere in atto concretamente le nozioni, gli accorgimenti e i parametri affrontati nella parte teorica.

Questa sera invece (sabato 26 maggio, ore 21.30) l’esibizione di Giovanni Guidi & The Unknown Rebel Band si svolgerà presso l’Auditorium San Domenico e non più come previsto in precedenza a palazzo Trinci.

 

Per info:

www.youngjazz.it

info@youngjazz.it

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