Martedì 3 dicembre, alle 21, al Teatro Cucinelli di Solomeo, Glauco Mauri dirige e interpreta insieme a Roberto Sturno quattro testi del teatro di Beckett in Da Krapp a Senza Parole.

L’autore, premio Nobel per la letteratura, è certamente un innovatore nella storia del teatro. Con le sue opere ci ha mostrato un nuovo modo di interpretare il rapporto tra la vita e l’uomo: una visione grottesca che spesso sfocia in una disperata comicità. Vari momenti poetici ma lo stesso tema: l’uomo e la sua fatica del vivere. Atto senza parole e L’ultimo nastro di Krapp, due testi relativamente brevi al confronto di altri famosi capolavori, sono forse le opere che più chiaramente esprimono alcuni aspetti del mondo di Beckett. Nello stupito, grottesco silenzio di Atto senza parole l’uomo beffato e ingannato dalla vita che sembra sempre soccorrerlo, ma poi sempre lo delude, trova la sua commovente dignità nel rifiuto e nella voluta solitudine. In questo breve atto si può chiaramente comprendere la visione beckettiana dello scontro tra l’uomo e la vita. Ne L’ultimo nastro il vecchio Krapp ascolta una bobina che ha registrato tanti anni fa: la sera del suo 39º compleanno. Riaffiorano persone, visi ormai sbiaditi dal tempo, si riscoprono sentimenti e tra questi –ormai dimenticata- una storia d’amore. Nell’Improvviso dell’Ohio, il titolo lo si deve perché il testo fu scritto per l’Università Columbus dello stato dell’Ohio e lì rappresentata per la prima volta per festeggiare i 75 anni di Beckett, un uomo (il Lettore) legge un libro ad un altro uomo (l’Ascoltatore) per aiutarlo a sopportare il dolore di un’assenza dolorosa. Respiro è la vita. La vita che passa tra il primo vagito e l’ultimo respiro. Fu rappresentato per la prima volta a New York nel 1969 al Teatro Eden come scena iniziale di Oh! Calcutta per la regia di Kenneth Tynan. “Far capire al pubblico che non è Beckett difficile e complicato, ma difficile e complicata è la vita. La vita che Beckett pur nella sua angoscia, ha saputo raccontarci con una sotterranea ma struggente pietà.” Questo vogliono esprimere con il loro intenso spettacolo, Glauco Mauri e Roberto Sturno. Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 19. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.

È possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

 

Share.

Comments are closed.