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I maneggi per maritare una figlia
17 gennaio 2015, ore 21.15 – Teatro Torti di Bevagna
Nuovo appuntamento con la solidarietà per la Compagnia Teatro Paradiso che sabato 17 gennaio, alle ore 21.15, salirà sul palco del Teatro Torti di Bevagna con la commedia in 2 atti I maneggi per maritare una figlia. Il ricavato della serata sarà devoluto ad un progetto di Pet Therapy presso il reparto di Oncologia Pediatrica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. In scena Antonio Margiotta, Francesca Zecchetto, Laura Martinetti, Arian Nejadmasoum, Martina Bordoni, Leonardo Panfili, Simone Salemi, Michele Lo Vaglio e il simpatico cane Kali, scenografie Monica D’Andolfo, resp.comunicazioni Francesco Guido e Deborah Maria Narducci. Costo unico del biglietto di ingresso euro 5.
La trama de I maneggi per maritare una figlia
“Siamo negli anni ’40. In una famiglia benestante c’è una figlia da maritare. Di fatto, come succedeva una volta, c’erano le cosiddette promesse di matrimonio, che per lo più venivano fatte dai genitori. Stefano, il protagonista, si trova ad affrontare la moglie Giggia che fa di tutto per far sposare la figlia Matilde con un ricco giovane, figlio di un deputato.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]Il maneggio fa da perno per i due atti creando divertenti situazioni tra i presenti, a partire dall’Avvocato Venanzio che è incaricato dal padre di Riccardo a prendere notizie sulla fidanzata Carlotta. La Giggia, dopo aver saputo per vie traverse la faccenda, fraintende la situazione e si convince che l’amore di Riccardo sia per sua figlia.
Intanto Stefano cerca di far capire alla moglie che si tratta di un equivoco e che la figlia Matilde ha un impegno con suo cugino Cesare e, tale promessa, dovrà essere onorata per la parola data al fratello Michele, padre di Cesare.
L’occasione nasce da una festa in villa, creata appositamente per dimostrare una situazione economica migliore di quella apparente, con la presenza della domestica Colomba. A fare da collante nell’intricata situazione ci si mette Pippo (un amico di Riccardo) che sfrutta ogni occasione per farsi bello davanti alle ragazze. Il finale trova il trionfo della giustizia e della morale, così come sapientemente il testo porta alla conclusione.”
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