Dormire sospesi tra due alberi, come su una nuvola

Chissà se prima o poi nasceranno veri e propri alberghi che offriranno questo servizio per dormire. Al momento, è soltanto una moda, che però sta prendendo piede, tanto che alcune strutture offrono il necessario per poter passare la notte all’aperto. Stiamo parlando infatti del dolce dormire in tende sospese, tra due alberi. Si chiama ‘tree camping‘. La tenda ondeggia come un letto volante, ma dicono che alla fine quel dondolìo diventi come un culla. E faccia dunque riposare meglio che altrove.

In Italia abbiamo esportato, come spesso ci accade, l’usanza dall’estero. Vero che questa primavera pare un inverno, ma non appena le temperature saliranno un altro po’, i boschi si popoleranno di villeggianti e frequentatori di campeggi che decidono di attaccare la tenda a due tronchi per poi dormirci dentro, Preferibilmente in zone incontaminate, lontane dal rumore della città e dalle orde di turisti. Un po’ Tarzan e un po’ Robocop perché siamo esattamente a metà tra l’esperienza primordiale e high-tech, considerato che le tende sono fatte apposta per dare massima sicurezza, ospitare più persone e trasformarsi, a piacere, in una vera e propria casa sull’albero portatile. Già, va bene la natura selvaggia, il contatto stretto con il cielo e la terra, ma visto che al giorno d’oggi ci sono le comodità e le nuove tecnologie, nessuno ci rinuncia.

Le tende tecnologiche per riposare nella natura

Ecco allora i portaledge, canadesi che gli arrampicatori sistemano durante la salita per vedere le stelle e passare la notte all’aperto; ecco le tende a forma di goccia di pioggia, raindrop shaped treetent, create dal designer e scultore Drè Wapenaar, in struttura metallica, rivestimento in tela, materasso familiare dove possono sdraiarsi fino a quattro persone; ecco Treepee, una cosa a metà tra una tenda e un’altalena; Luminair Pod, capsule vere e proprie fissate agli alberi, che sembrano dirigibili e offrono un luogo comodo, sicuro e di lusso in cui dormire galleggiando nell’aria.

In Italia, al momento, il tree camping è limitato a tende di forma triangolare, a volte offerte dalle strutture che hanno deciso di fare ospitalità in modo non comune. Ci sono alcune regole e consigli da tenere presenti quando si decide di optare per questa soluzione: massimo rispetto per la natura, l’unico limite è la fantasia, con tre punti di ancoraggio però; si dorme come su un materasso d’acqua, il che fa bene alla schiena e isola dal freddo e dall’umidità del terreno; si può campeggiare dove si vuole, l’importante è che ci siano alberi, l’attrezzatura indispensabile include sacco a pelo, lampada frontale o torcia; nelle stagioni più miti non serve il materassino, il tree camping è sicuro perché protegge dall’acqua, dai terreni sconnessi, dagli insetti, dagli animali e dai predatori di ogni tipo; non serve acquistare la tenda perché ci sono realtà in Italia che offrono questo servizio, ma se si vuole fare il camping in solitaria, è necessaria la tree tent privata; esistono tende a due o quattro posti, o comunicanti, proposte come vere e proprie soluzioni familiari, ma anche multilivello, con amache sottostanti, per ospitare persone proteggendole con zanzariere e pareti laterali; l’esperienza è adatta a tutta la famiglia, piace molto ai bambini.

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