Chiusdino, in provincia di Siena, è uno dei borghi medievali fortificati più affascinanti della Toscana. Arroccato su di un poggio delle Colline Metallifere, conta poco meno di duemila abitanti. 

Chiusdino mantiene ancora l’aspetto medievale di un tempo, conservando perfino alcuni dei tratti della doppia cinta muraria. Famosa la casa di San Galgano, appunto di epoca medievale, dove si pensa che il santo nacque attorno al 1150. 

Tra gli edifici religiosi del paese troviamo la Propositura di San Michele Arcangelo, la chiesa di San Martino e l’abbazia di San Galgano. Quest’ultima spicca fra le altre per i suoi suggestivi e grandiosi resti, ed occupa l’area denominata “Rotonda di Montesiepi”. Si compone di un eremo e di ciò che rimane dell’edificio ecclesiastico: le mura, senza più il tetto e il pavimento.  

Molti sono i turisti e i cinematografi attratti dalla leggenda celata fra questi resti. Si racconta infatti che al Cavalier Galgano Guidotti, dopo aver condotto una vita dissoluta, apparve in sogno l’arcangelo Gabriele, che lo ricondusse alla retta via. Abbandonati i suoi beni, Galgano si fece eremita sul vicino colle di Montesiepi, si ritirò a vita solitaria e si convertì al Cristianesimo nel 1180.

Conficcò così nella roccia la sua spada per ricreare il simbolo della Croce, e il miracolo estese la sua fama al punto di fondare una grande abbazia cistercense. La spada è ancora là, ben conservata e custodita fra le mura della chiesa, e l’abbazia e la vicina via Francigena dettero al paese un notevole sviluppo.

Particolari e ben mantenute anche le residenze signorili medievali in Via Paolo Mascagni, asse principale del borgo, che divide il rione Portino con il rione le Buche. Questi palazzi gentilizi si trovano in uno dei quartieri più eleganti del borgo di Chiusdino. In fondo a questa via si apre la zona campestre, che ospita il Santuario della Madonna delle Grazie, in stile barocco. 

Visitare quindi Chiusdino, prima di recarsi all’incredibile abbazia di San Galgano, ci offre un bello spaccato sul vissuto del medioevo e ampie viste sui boschi e sulla valle del Merse.

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